SEMINARIO DI HO’OPONOPONO DAL VIVO – 8/9


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WEBINARIO DI JOHN CURTIN – 8/9

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(La seguente è la traduzione dall’originale di un Seminario di John Curtin, maestro di Reiki, sul Ho’oponopono. Il suo sito web è: http://www.sanacionysalud.com/ . Questo è il testo integrale della conferenza, che pubblicherò su questo sito, man mano che vado avanti con la sua traduzione in italiano. Sebastiano).

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Il Metodo Ho’oponopono

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Il metodo Ho’oponopono più semplice è quello di dire “MI DISPIACE, TI AMO”. Okay? Quindi la cosa più facile è questa: “MI DISPIACE, TI AMO”.  Andiamo a dare un’occhiata per vedere cosa stai effettivamente  dicendo, al di là delle parole “MI DISPIACE, TI AMO”.

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Tu stai dicendo “Ti chiedo perdono, perché i miei pensieri erronei stanno facendo in modo che io ti vedo come un qualcosa che non è un ESSERE PERFETTO di LUCE”, okay? E poiché tu stai vedendo questa persona come una persona brutta,  questa persona è realmente brutta nella tua realtà, perché tu la stai vedendo  così, ma dietro di quella cattiveria che tu hai creato, c’è un Essere Perfetto di Luce .

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Noi tutti siamo Esseri Perfetti di Luce

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Allora tu dici: “Ti chiedo perdono per i miei pensieri erronei, che fanno in modo che io ti vedo come un qualcosa che non è un Perfetto Essere di Luce,  TI AMO”. “MI DISPIACE, TI AMO”.  Poi è possibile alternare tra queste due cose, ma comunque  tu gli stai chiedendo perdono per i tuoi pensieri erronei, che ti fanno vedere in lui un qualcosa che non è un Essere Perfetto di Luce.

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Non dire mai che la vedi come una persona con un cancro, perché forse il problema non è un cancro, forse il problema è la rabbia accumulata, perchè come sappiamo dal corso di terapeuta, il cancro è  tanta rabbia repressa e accumulata, perciò  non ti complicare la vita più di tanto. Dici semplicemente che tu lo vedi come un qualcosa che non è un Essere Perfetto di Luce, e gli chiedi perdono.

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Assumersi la responsabilità

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Puoi anche dire che ti assumi il 100% della responsabilità per i tuoi pensieri erronei, che ti fanno vedere questa persona come un  qualcosa che non è un Essere Perfetto di Luce. Questa è un’altra cosa che puoi fare: Assumerti il 100% della responsabilità dei tuoi pensieri erronei.

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CONNETTERTI CON IL TUO BAMBINO INTERIORE

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Ma prima di tutto questo, devi fare qualcosa di molto più importante: CONNETTERTI CON IL TUO BAMBINO INTERIORE, perché non bisogna dimenticare che il Bambino è in realtà colui che realizza il processo di guarigione. Tutto quello che tu dici, in realtà  lo stai dicendo in nome del tuo Bambino.

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Adesso ti dico quello che io faccio quando sto dando Reiki, per esempio, o quando vedo una persona brutta per la strada : GUARDO NEL MIO INTERNO, COME PER ENTRARE DENTRO UNO SPAZIO PROPRIO SOTTO L’OMBELICO, DOVE STA IL MIO BAMBINO INTERIORE, E DICO: “ASCOLTAMI Bambino, per favore, PUOI connetterti con la Fonte, così possiamo guarirci? (E naturalmente io so che il mio Bambino  dice “siiiii!” Lui è contento di togliersi un po’ di spazzatura). E ancora dico al Bambino: “PER FAVORE, BAMBINO, chiedi  ALLA FONTE CHE GUARISCA I NOSTRI PENSIERI ERRONEI, CHE CI FANNO VEDERE  QUESTA PERSONA COME UN QUALCOSA CHE NON E’ UN PERFETTO ESSERE DI LUCE,  MI DISPIACE, TI AMO”.  Poi mi rivolgo  alla persona mentalmente e gli dico: “MI DISPIACE, TI AMO”.

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Domanda. Ci si può curare una malattia da soli, usando Ho’oponopono?

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John Curtin: Sì, qualcuno lo aveva già chiesto  nel corso del Seminario Ho’oponopono in Irlanda, e il dottor Len disse “Sì, la prima cosa che devi fare è AMARE LA TUA INFERMITA’, PERCHE’ LA TUA INFERMITA’ TI STA DICENDO CHE C’E’ IN TE QUALCOSA CHE DEVI GUARIRE. Nello stesso modo in cui tu dici a qualcuno “MI DISPIACE, TI AMO”, tu dici alla tua infermità TI AMO. Tu dici: “GRAZIE INFERMITA’ per mostrarmi la spazzatura che devo guarire”, perché, che cosa è una malattia? L’effetto di PU!

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Una malattia è l’effetto dell’ immondizia, sia la tua o di altri, è l’effetto dell’immondizia che rende  la tua malattia meravigliosa, perché  ti sta dicendo che hai qualcosa da guarire. Immaginati se questa malattia non ci fosse, tu non  avresti la minima idea che hai  qualcosa da guarire, e tu saresti solo un povero infelice, senza sapere il perché. Così questa malattia ti sta dando una meravigliosa opportunità per curare qualcosa, per cui tu ami la tua malattia.

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‘Amare la propria malattia’

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E questo per me fu molto scioccante, perché avevo già  sentito questo fatto  di ‘Amare la propria malattia’ molte volte, ma mi era sempre sembrata una stronzata.  Perché io vedo spesso i miei pazienti, e quando un paziente  ha una depressione da cavallo, e sta imbottito di farmaci fino alle sopracciglia, ed è ridotto come uno zombi, prova a dire a questa persona ‘ama la tua malattia’,  se non ti da un cazzotto sui denti,  è solo perché sono brava gente.

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‘Ama la tua depressione’, sì, sì …  sembra uno scherzo di pessimo gusto.   Ma ora ho capito, perché la malattia,  ti sta effettivamente indicando che c’è in te qualcosa da guarire, per cui, sii grato alla tua malattia, perché ti sta mostrando che hai qualcosa da guarire. E siccome con Ho’oponopono non hai bisogno di sapere che cosa devi guarire, e in realtà sarebbe anche  impossibile sapere cosa guarire, vi ricordate di una possibilità  su 11 milioni? Non  puoi sapere che cosa stai guarendo, non si può sapere qual è il problema. Perciò non complicarti ulteriormente la vita!

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Reiki ed Ho’oponopono

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Semplicemente, connettiti con il tuo Bambino Interiore, e digli: “Per favore, Bambino, connettiti con la Fonte e chiedi alla Divinità che fluisca attraverso di noi, per guarire la causa di questa malattia. Grazie infermità, ti amo.”. Come vi suona questo? Questo è Reiki di II livello: guarire la causa. Hai bisogno di conoscere la causa nel Reiki, quando guarisci? No! Lo guarisci, punto e basta. E questa è un’altra cosa che mi ha scioccato, perché il dottor Len non ha mai partecipato ai miei corsi di Reiki di II livello, haha. (Ride). Quindi, in pratica è così che funziona l’Ho’oponopono, ed è estremamente semplice. Quindi, quello che vi ho detto fino ad adesso, è ciò che è l’Ho’oponopono.

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Domanda. Quando vedi una persona per la strada, e cominci a pensare: “Attento! devo guarire questa persona, perché vedo che è una persona brutta …”

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John Curtin: Sì, tu vedi  una persona brutta per la strada, ma tu devi dire così: “Io devo guarire dentro di me quel qualcosa che mi fa vedere brutta questa persona.” 

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Domanda. Perciò io debbo guarire me stessa, perchè lei è brutta …

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John Curtin: Tu devi guarire la causa dell’effetto di vedere questa persona in quanto brutta, l’effetto, naturalmente lo vedi, ed é che davanti a te  vedi una persona brutta, ma possono esserci altri mille motivi.

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Domanda. E se il tuo capo ti sgrida, tu riconosci che egli sta nella tua realtà, ma la causa …

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John Curtin: Il tuo capo che ti urla, questo è l’effetto … , e la causa? Non ne ho idea, e neanche tu hai bisogno di saperlo, e neanche lo puoi.  Potrebbero essere 11 milioni di cause e non puoi sapere quale, non ti basterebbe una vita per scoprirlo. La sola cosa che devi fare è di assumerti il 100%  della responsabilità.

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Domanda. E se si raggiunge l’illuminazione, non abbiamo più spazzatura?

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John Curtin: Si, infatti, se hai raggiunto l’illuminazione non c’è più spazzatura in te, hai rilasciato tutti i tuoi rifiuti in relazione al mondo.

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Domanda. Si può realizzare questo stato di illuminazione? È possibile? oppure si possono avere solo dei momenti di illuminazione saltuari?

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John Curtin: Questo è quello che ho detto prima.  Quando stai guarendo, la Divinità  scorre attraverso di te, se guardi intorno a ciò che  stai guarendo, ti ritrovi in uno stato di illuminazione, perché la Divinità sta scorrendo attraverso di te ed in questo momento ti ha liberato da tutta la tua spazzatura, non sei più in contatto con questa spazzatura, in questa condizione si che puoi.

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Domanda. Per fare quello che ha fatto Gandhi  bisogna che la Fonte scorra attraverso di te, ma per guarire i pazienti è necessario che il terapeuta sia così tanto illuminato, o questo si rende  necessario solo per i pazienti con malattie molto più gravi?

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John Curtin: Esattamente questo è il problema. La tua efficacia come terapeuta dipende dalla percentuale di responsabilità che sei disposto ad assumerti. Ripeto: la tua efficacia come terapeuta dipende dalla percentuale di responsabilità che sei disposto ad assumerti.

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Se tu sei in grado di assumerti il 100%  di responsabilità, un paziente con un cancro in fase terminale, quando viene da te per un tuo consulto, si siede e tu gli dici mentalmente: – ” Grazie, e così continuando … Mi dispiace … Ti amo”.  E’ così semplice.

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Come guariva Gesù Cristo

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Ed è così che  faceva Gesù. Gesù Cristo si assumeva il 100% della responsabilità  dei peccati dell’uomo, e occhio! Se leggete nel Vangelo, Gesù non faceva distinzione tra malattia e peccato, e questo è un  qualcosa di molto, molto, molto importante. Perché egli non diceva “Io ti ho guarito”. Lui diceva “Ti ho liberato dai tuoi peccati”. Quando i lebbrosi guarivano. Egli non diceva, “Ti ho guarito dalla lebbra”, Egli  diceva “Ti ho purificato dei tuoi peccati”. E questo è molto importante.

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Perciò, a Gesù Cristo, bastava toccargli la tunica per guarirti, perché egli si assumeva il 100% della responsabilità dei tuoi peccati. Quindi la tua capacità di assumerti la responsabilità equivale alla tua  efficacia come terapeuta, quando  utilizzi l’Ho’oponopono.

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Combinazione dell’Ho’oponopono con altre tecniche di guarigione

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Okay, infine, per concludere, perché mi sto stancando, vediamo come si può utilizzare  al meglio l’Ho’oponopono,  riesaminiamo come combinarlo con le altre cose che facciamo, a cominciare con il Reiki. Con il Reiki, io sono con il mio paziente, sto canalizzando Reiki, e di solito uso i primi momenti della sessione  con la Mente Cosciente, e sono collegato alla Fonte, perché io sto canalizzando Reiki, per cui il primo passo è già fatto: sono collegato alla Fonte e sto canalizzando, e siccome sono collegato alla Fonte, ne approfitto e dico al mio Bambino: – “Ascoltami, Bambino, per favore, ti puoi collegare con questa Fonte che scorre attraverso di noi e chiedere di guarire le false credenze che abbiamo su questo paziente, che ce lo fanno vedere come un qualcosa che non è un Perfetto Essere di Luce? E  converso con il Bambino, parlo un po ‘con lui, in una forma amichevole, amorevole, perché di solito noi ignoriamo   il nostro Bambino, poverino! Va bene fin qui?

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E subito dopo dico al paziente mentalmente: “Ti chiedo perdono per i miei pensieri erronei che  fanno che io ti veda come un qualcosa che non è un Essere Perfetto di Luce,  Ti Amo.” E mi alterno un poco tra queste due modalità, tra il parlare con il mio Bambino Interiore chiedendogli di connettersi con la Fonte per chiedere la guarigione e di chiedere scusa al paziente per la malattia che io ho gli creato, tenendo sempre conto che il mio scopo, quando do Reiki, è di guarire me stesso, va bene?

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Ripeto: il mio scopo quando do Reiki a un paziente è di guarire me stesso. Questo è il mio obiettivo. Perché se io guarisco, anche il mio paziente guarisce, e come dicono i nord-americani: “Io sono OK, tu sei OK”, “Tu stai bene e io sto bene.”

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Domanda: Non è necessario il consenso della persona?

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John Curtin: Il fatto che questo paziente è sdraiato sul tuo lettino è più o meno equivalente alla domanda che Gesù faceva : “Credi che io posso guarirti?” Il fatto che qualcuno è venuto a casa tua, e ti ha pagato per un  consulto, ed si è sdraiato sul tuo lettino, dedicandoti del tempo, questo è l’equivalente della domanda di Gesù, cioè l’atto consapevole di desiderare il processo di guarigione.

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Sebastiano

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