THE CHINA STUDY: LO STUDIO PIU’ COMPLETO SULL’ALIMENTAZIONE


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CONFERENZA DEL DR. COLIN T. CAMPBELL, AUTORE DEL “THE CHINA STUDY”

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Estratto dall’introduzione del libro “The China Study”

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Dr. Colin T. Campbell:

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I libri sulle diete sono costantemente in cima alle classifiche di vendita; non c’e’ praticamente rivista popolare che non dispensi consigli dietetici… Dato il bombardamento di informazioni, siete sicuri di sapere cosa dovreste fare per migliorare il vostro stato di salute?

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La mia ipotesi e’ che non siate veramente sicuri della risposta. In tal caso sappiate di non essere i soli: malgrado l’abbondanza di informazioni e opinioni, pochissime persone sanno davvero che cosa dovrebbero fare per migliorare la loro salute.

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La vera scienza e’ stata sepolta 

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Questo non dipende dalla mancanza di ricerca. Le ricerche sono state fatte, disponiamo di un’enorme quantita’ di informazioni sui legami fra alimentazione e salute, ma la vera scienza e’ stata sepolta sotto un cumulo di informazioni irrilevanti, se non addirittura dannose: la scienza spazzatura, le diete alla moda e la propaganda dell’industria alimentare.

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Capire l’alimentazione e la salute

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Voglio cambiare questa situazione. Voglio fornirvi un nuovo quadro di riferimento per capire l’alimentazione e la salute, una struttura che elimini la confusione, prevenga e curi le malattie e vi consenta di vivere una vita piu’ appagante.

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Sono stato “nel sistema” per quasi cinquant’anni, ai massimi livelli, e ho ideato e diretto grandi progetti di ricerca, decidendo quali ricerche dovessero essere finanziate e trasferendo un’infinita’ di risultati di ricerche scientifiche nei rapporti di commissioni nazionali di esperti.

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Avete il diritto di sapere che molte delle nozioni comuni che vi sono state trasmesse sul cibo, la salute e la malattia sono sbagliate.

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– Per quanto problematiche, le sostanze chimiche presenti nell’ambiente e nel vostro cibo non sono la causa principale del cancro.

– I geni che avete ereditato dai vostri genitori non sono il fattore piu’ importante che determina se sarete vittime di una delle dieci principali cause di morte.

– La speranza che la ricerca genetica possa portare a cure farmaceutiche per le malattie ignora le soluzioni piu’ efficaci che possono essere messe in atto oggi.

– Il controllo ossessivo dell’assunzione di una sostanza nutritiva, come ad esempio i carboidrati, i grassi, il colesterolo o gli acidi grassi omega-3, non dara’ come risultato una salute a lungo termine.

– Le vitamine e gli integratori alimentari non vi forniranno una protezione a lungo termine dalle malattie.

– I medicinali e la chirurgia non sono in grado di curare le malattie che uccidono la maggior parte degli americani.

– Probabilmente il vostro medico non sa di che cosa avete bisogno per ottenere il miglior stato di salute possibile.

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Quella che propongo non e’ niente di meno che la ridefinizione della nostra concezione di buona alimentazione.

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I risultati provocatori dei miei quarant’anni di ricerca biomedica, comprese le scoperte risultanti da un programma di laboratorio della durata di ventisette anni (sovvenzionato dalle piu’ rispettabili agenzie di finanziamento), dimostrano che una dieta corretta puo’ salvarvi la vita.

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Un testo monumentale che sta sollevando un vero polverone intorno alla medicina convenzionale in tutto il mondo…

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A differenza di taluni autori popolari, non vi chiedero’ di credere a conclusioni basate sulle mie personali osservazioni. Questo libro contiene piu’ di 750 rimandi bibliografici, che sono per la maggior parte fonti primarie di informazione, fra cui centinaia di pubblicazioni scientifiche di altri ricercatori che indicano la via da seguire per ridurre il cancro, le cardiopatie, gli ictus, l’obesita’, il diabete, le malattie autoimmuni, l’osteoporosi, il morbo di Alzheimer, i calcoli renali e la cecita’.

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Alcune scoperte, pubblicate nelle riviste scientifiche piu’ prestigiose, dimostrano che:

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– un cambio di alimentazione puo’ permettere ai pazienti diabetici di sospendere l’assunzione di farmaci;

– una cardiopatia puo’ essere fatta regredire solo con la dieta;

– il cancro al seno e’ in relazione con i livelli di ormoni femminili nel sangue, a loro volta determinati dal cibo che mangiamo;

– il consumo di latticini puo’ aumentare il rischio di cancro alla prostata;

– gli antiossidanti presenti nella frutta e nella verdura sono collegati a migliori prestazioni intellettuali nella vecchiaia;

– e’ possibile prevenire i calcoli renali con una dieta sana;

– il diabete di tipo 1, una delle malattie piu’ devastanti che possano colpire un bambino, presenta evidenti correlazioni con le pratiche di alimentazione infantile.

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Queste scoperte dimostrano che una buona dieta e’ l’arma piu’ potente di cui disponiamo contro la malattia.

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La comprensione di questa prova scientifica non e’ solo importante per migliorare la salute, ma ha anche profonde implicazioni per tutta la nostra societa’.

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Dobbiamo sapere perche’ nella nostra societa’ domina la disinformazione e per quale motivo compiamo errori grossolani nelle nostre ricerche in ambito di dieta e malattia, come pure nel modo in cui promuoviamo la salute e curiamo la malattia.

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Tutti i problemi si riducono a tre fattori: colazione, pranzo e cena.

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Piu’ di quarant’anni fa, agli inizi della mia carriera, non avrei mai pensato che il cibo fosse cosi’ intimamente collegato ai problemi di salute.

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Ho diretto lo studio piu’ completo su dieta, stile di vita e malattia mai effettuato sugli esseri umani nella storia della ricerca biomedica.

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Si e’ trattato di un’impresa imponente, sotto la gestione congiunta della Cornell University, dell’Universita’ di Oxford e dell’Accademia cinese di medicina preventiva. Il New York Times l’ha definito il “Grand Prix dell’epidemiologia”.

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Questo progetto ha preso in esame un’ampia gamma di malattie e fattori legati all’alimentazione e allo stile di vita nella Cina rurale e, piu’ di recente, a Taiwan.

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Piu’ comunemente noto come lo “studio Cina” (The China Study), il progetto ha finito per produrre piu’ di 8.000 associazioni statisticamente significative fra vari fattori dietetici e le malattie!

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Cio’ che lo rende particolarmente degno di nota e’ il fatto che, fra le numerose associazioni relative al rapporto fra dieta e malattia, moltissime giungevano alla medesima conclusione:

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I soggetti che si nutrivano prevalentemente di cibi di origine animale erano quelli che si ammalavano delle patologie piu’ croniche.

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Le persone che mangiavano le maggiori quantita’ di cibi vegetali erano le piu’ sane e tendevano a evitare le malattie croniche.

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Questi risultati non potevano essere ignorati. Le implicazioni per la salute a seconda del consumo di alimenti animali o vegetali erano sostanzialmente diverse.

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Per quanto impressionanti, non potevo basarmi esclusivamente sui risultati dei nostri studi effettuati sugli animali e sul vasto studio condotto in Cina, e ho quindi cercato le scoperte di altri ricercatori e clinici, che si erano rivelate fra quelle piu’ entusiasmanti degli ultimi cinquant’anni.

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Quelle scoperte, che costituiscono l’argomento della II parte di questo libro, dimostrano che le cardiopatie, il diabete e l’obesita’ possono essere fatti regredire mediante una dieta sana.

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Una ricerca approfondita, non una semplice teoria, le cui conclusioni, se applicate, salverebbero la vita a milioni di persone!

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Da altre ricerche emerge che varie forme di cancro, le malattie autoimmuni, la salute delle ossa e dei reni, i disturbi visivi e cerebrali in eta’ avanzata (come la disfunzione cognitiva e il morbo di Alzheimer) sono sensibilmente influenzati dall’alimentazione.

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Una dieta a base di cibi naturali e vegetali

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Ma la cosa piu’ importante e’ che la dieta che si e’ ripetutamente dimostrata in grado di far retrocedere e/o prevenire queste malattie e’ la stessa dieta a base di cibi naturali e vegetali che nelle mie ricerche di laboratorio e nello “Studio Cina” e’ risultata capace di favorire la salute ottimale. I risultati sono coerenti.

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E tuttavia, nonostante il potere di queste informazioni, nonostante la speranza che generano e nonostante l’urgente bisogno di questo modo di intendere la nutrizione e la salute, la gente e’ tuttora confusa.

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Terrorizzati, rassegnati e avviliti

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Ho amici con cardiopatie che sono rassegnati e avviliti di essere alla merce’ di quella che considerano una patologia inevitabile. Ho parlato con donne talmente terrorizzate dal cancro alla mammella che sarebbero disposte a farsi asportare chirurgicamente il seno, e perfino quello delle loro figlie, se questo fosse l’unico metodo per ridurre al minimo il rischio.

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Tante sono le persone da me incontrate che sono state indotte a seguire un percorso di malattia, sconforto e confusione riguardo alla loro salute e al modo in cui proteggerla.

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Gli americani sono confusi, e vi diro’ il perche’. La risposta, illustrata nella IV parte, ha a che fare con le modalita’ di generazione e comunicazione delle informazioni sulla salute e con chi controlla tali attivita’.

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Essendo stato cosi’ a lungo dietro le quinte a produrre le informazioni sulla salute, ho visto che cosa accade in realta’ e sono pronto a raccontare al mondo che cosa non va in questo sistema.

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Le linee di demarcazione fra governo, industria, scienza e medicina sono diventate indistinte, come pure quelle fra il perseguimento del profitto e la promozione della salute.

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I problemi connessi al sistema non si presentano sotto le forme di corruzione che siamo abituati a vedere nei film hollywoodiani. I problemi sono molto piu’ sottili, e tuttavia molto piu’ pericolosi. Ne risulta un’enorme disinformazione, per cui i consumatori medi americani pagano due volte: da un lato versano le tasse per la ricerca e dall’altro forniscono il denaro affinche’ l’assistenza sanitaria curi malattie che potrebbero essere ampiamente evitate.

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Dr. Colin T. Campbell

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VIDEO DI UNA CONFERENZA  DEL DR. COLIN CAMPBELL SUL SUO LIBRO “THE CHINA STUDY”, CON I SOTTOTITOLI IN ITALIANO

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IL POTERE DI GUARIGIONE DEL SORRISO INTERIORE


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Il potere di guarigione di un semplice sorriso:

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Riduzione immediata dello stress

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Tutti conoscete i benefici emotivi di quando qualcuno vi sorride: Ma conosci i vantaggi e i benefici che ne trai quando sei tu stesso che sorridi?

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Potrebbe sembrare troppo semplicistico … basta sorridere per vedere  cose miracolose accadere dentro di noi ed intorno a noi. Ma tuttavia è così, infatti alcune delle verità più profonde sono abbastanza semplici, e questa è una di loro.

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In questo articolo esploreremo brevemente la scienza che spiega la formazione dello stress, dei guai che esso può produrre e di come si può immediatamente e significativamente ridurre e annullare gli effetti negativi dello stress sul corpo con il semplice abbozzo di un sorriso.  

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La chimica dello stress

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Il corpo interpreta una situazione di pericolo o imprevista, che produce stress o paura, fornendo una sola risposta: … o la lotta o la fuga. Questa risposta pompa immediatamente adrenalina  nel corpo, muovendo il sangue lontano dagli organi interni per spostarlo verso gli arti. Ove fosse necessario affrontare un immediato pericolo fisico, questa sarebbe  una risposta adeguata che può salvare la vita. 

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Scarico costante di adrenalina nel corpo

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Se invece si verifica come risultato uno stress mentale continuo, in cui la mente è cronicamente in stato di turbamento, ansiosa o preoccupata per non riuscire a pagare le bollette o per una relazione infelice o altro, in questo caso la risposta del corpo di combattere o fuggire potrebbe alla fine risultare dannosa. Uno scarico costante di adrenalina nel corpo, che si protraesse per un lungo periodo di tempo, condurrebbe a un’infiammazione cronica,  condizione che è oggi considerata il fattore numero uno  causante di certe malattie dell’invecchiamento  come l’obesità, il diabete, malattie autoimmuni, malattie cardiache, ipertensione e ictus.

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Questa situazione finisce per compromettere il Sistema Immunitario, che sviluppa allergie e non è più in grado di distinguere tra l’utilità di un sintomo ed una effettiva minaccia (in pratica il corpo comincia a vedere tutto come una pericolosa minaccia, reagendo in maniera inappropriata e dannosa per se stesso). Questa è in breve quella che può essere la reazione del corpo di fronte agli imprevisti. 

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Gli effetti di un sorriso sul Corpo

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Vi è una tecnica molto semplice da usare e che garantisce immediatamente risultati positivi per la salute del corpo. Si chiama Il Sorriso Interiore. Questo  sorriso viene creato facilmente sollevando leggermente gli angoli delle  labbra, senza scoprire i denti, mentre si assume interiormente l’atteggiamento  mentale di un sorriso.

 

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Provalo, basta sollevare gli angoli della bocca appena appena verso l’alto. Adesso osserva  la corrispondente variazione di umore che ha prodotto  dentro di te questo impercettibile sorriso. Ora continua a sorridere,   ponendo maggior attenzione sul benefico cambiamento di umore che sta avvenendo  dentro di te. 

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Il Sorriso Interiore può essere mantenuto per tutta la giornata senza troppa fatica dei muscoli facciali.

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Esso crea, tuttavia, fantastici risultati  positivi all’interno del corpo:

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:-) Dice al corpo che tutto va bene e di cessare il pompaggio di adrenalina nel corpo, immediatamente. 

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:-)  Abbassa la pressione sanguigna, immediatamente. 

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:-) Stimola il Sistema Immunitario, immediatamente. 

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:-) Rilascia endorfine (gli ormoni della felicità), che sono antidolorifici naturali e serotonina (nota anche come l’ormone del buonumore), immediatamente. 

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:-) Crea una mente positiva, immediatamente. 

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:-)  Riduce lo stress causato dai problemi, aumenta la capacità di risolvere i problemi ed allunga la durata della vita. 

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:-) Riduce anche gli effetti che hanno sul nostro stato d’animo le informazioni negative che  costantemente ci bombardano con i giornali ed i telegiornali.  

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:-) Provate questo semplice esperimento: si rilegga questo articolo con un atteggiamento accigliato, poi provate a rileggerlo con la tecnica del Sorriso Interiore, cioè sollevando appena gli angoli della bocca. Noterete la differenza della vostra risposta emotiva alle informazioni che state leggendo … .

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:-) Solleva  l’umore anche di quelli che vi circondano, spingendo le persone a trattarvi più amichevolmente e creando un ambiente più gioioso. 

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:-) Un interessante ricerca sui benefici del sorriso, ha scoperto che esso produce lo stesso effetto psicologico di come mangiare tante barrette di cioccolato. (Ammesso che il cioccolato sia uno dei vostri preferiti!).

 

 

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:-) E tutto questo può essere vostro abbozzando un semplice sorriso, e mantenendolo per tutto il tempo che vorrete essere felici. Non male!

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Vogliamo fare di più con questo sorriso?

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Il Sorriso Interiore può essere utilizzato prima della meditazione, in quanto esso crea una vibrazione più elevata in tutto il corpo, preparando  una mente più tranquilla. Questo sarebbe un atteggiamento introspettivo del Sorriso Interiore. 

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Può anche essere utilizzato  esteriormente, coinvolgendo  tutto il corpo a ridere di cuore, facendo della risata una benefica terapia. 

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Tutte e tre le opzioni: Sorriso Interiore, Meditazione e Risate sono delle attività estremamente salutari per il corpo.

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Sebastiano.

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IL POTERE TERAPEUTICO DELLA FRUTTA


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TUTTI I PREGI DELLA FRUTTA

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La frutta è la più pura e completa alimentazione umana

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Rinfrescante, elettrica, soave, bella, stimolante, colorata, nutriente, purificante, astringente, lassativa, diuretica, energizzante, luminosa, fortificante, bevibile, cibo, compatta, trasportabile, fragrante, acquosa, ricca e perfetta.

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La  frutta dà dinamismo,  pulizia intestinale e una gamma completa di nutrienti, il tutto in un unico  alimento.

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Porta la vita agli organi malati e debilitati, rompendo l’inerzia della cultura moderna basata sul consumo di cibi altamente acidificanti come carni, pesci, latticini, caffè, bevande alcoliche e cibi cotti in genere, solo per citare alcuni degli alimenti responsabili dell’eccesiva e permanente acidificazione del sangue e dei tessuti.  L’equilibrio alcalino dell’organismo viene ripristinato e mantenuto da un consumo continuo di frutta e verdura. Il corpo umano lotta sempre per mantenere l’alcalinità, che significa salute e vita, a differenza dell’acidità interna che si traduce in infermità e morte.  

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Un dispendio di energie inutile ed evitabile

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Il corpo, nel suo  prioritario sforzo di sopravvivenza, per combattere e riequilibrare l’alcanilità nei suoi organi e nel sangue, mette in gioco tutte le sue migliori energie per salvaguardare le sue funzioni vitali ( con un alto e inutile spreco di energie).  A questo punto è d’obbligo domandarsi: Quale sarebbe lo stato di un corpo non più obbligato a sprecare energie per normalizzare la sua alcanilità? La risposta è così ovvia quanto sconcertante per la sua semplicità: Questo risparmio energetico del corpo si tradurrebbe in salute, guarigione, riserve di energia e nell’espressione di una fresca vitalità.

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 IL POTERE CURATIVO DELLA FRUTTA

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Il potere alcalinizzante della frutta rappresenta perciò la  più significativa strategia  nel trattamento terapeutico per ripristinare la salute in modo naturale sfruttando le innate capacità di autoguarigione del nostro stesso organismo.

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Non ci sono trucchi,  niente sostanze chimiche, niente farmaci e nessun interesse commerciale dell’industria farmaceutica. C’è solo il nostro Sistema Immunitario coadiuvato dal più puro ed idoneo alimento per il nostro organismo: la frutta.

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 Ippocrate giustamente diceva “Lascia che il cibo sia la tua medicina, e la medicina sia il tuo cibo”.

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Fruttoterapia

 

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La frutta oltre ad essere un alimento completo per il nostro corpo, possiede delle immense capacità terapeutiche. Con le conoscenze biologiche che abbiamo oggi dei vari nutrienti in essa contenuti possiamo utilizzarla a ragione come Fruttoterapia.

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Ecco qui alcuni requisiti terapeutici della frutta:

 

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 MELA

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La mela è un farmaco naturale utile per tanti problemi. Combatte inappetenza, stanchezza e nervosismo, facilita la digestione, protegge le mucose della bocca e dell’intestino e rinforza capelli e unghie. Rimedio naturale contro diarrea e stipsi.

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 BANANA

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La banana contiene molto zucchero ed è estremamente nutriente, ed è particolarmente indicata come merenda e come fabbisogno di energie. Con la sua azione regolarizza gli intestini, evitando la stitichezza cronica e la successiva costipazione, senza l’uso dei pericolosi lassativi chimici.

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 MELONE

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Il melone è  dissetante  grazie al suo alto contenuto di acqua. Per questo motivo aiuta a prevenire la disidratazione. E’ leggermente lassativo,  rinfrescante, diuretico, depurativo, disinfiammante,  fluidificante per il sangue, ed aiuta chi soffre d’anemia essendo ricco di ferro.

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UVA

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L’uva contiene sostanze dissetanti, purificanti, anti-ossidanti, e nutrienti che danno vitalità al nostro organismo. Non è indicata per i diabetici per il suo alto apporto di zuccheri (fruttosio e glucosio). E’ invece molto utile per favorire la diuresi e per regolarizzare l’attività intestinale.

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ANANAS

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L’ananas ha tantissime proprieta’ terapeutiche: e’  un buon antiossidante e potenzia le difese immunitarie,migliora  l’ossigenazione del sangue, aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi nell’organismo,  e’ un efficiente aiuto al sistema cardiovascolare. Ha inoltre proprietà digestive, antinfiammatorie ed aiuta a perdere i liquidi.

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ANGURIA

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L’anguria contiene notevoli quantità di antiossidanti. Ricca d’acqua e fruttosio, abbonda di vitamina A,  vitamina C e  potassio. Proprio per la sua composizione, l’anguria è un frutto fortemente ipocalorico, adatto alla stagione estiva per la sua capacità dissetante. Ideale per la diuresi.

 

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 PRUGNE

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Le prugne  presentano proprietà rinfrescanti, diuretiche e lassative, in grado di stimolare la secrezione della bile da parte del fegato e di regolarizzare l’attività intestinale. Inoltre la prugna vanta un’azione antivirale e antibatterica e contiene delle preziose sostanze antiossidanti che agiscono contro i radicali liberi e che quindi contrastano gli effetti dell’invecchiamento.

 

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 FRAGOLA

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La fragola possiede moltissime virtù salutari:  ha un altissimo potere antiossidante  superiore ad ogni altro alimento  ed è ricca di vitamina C. Queste caratteristiche giustificano il  perché la fragola è considerata uno  dei cibi che mantengono giovani. E’ anche ricchissima di calcio, ferro e magnesio ed è altamente terapeutica contro reumatismi e malattie da raffreddamento. Inoltre è particolarmente indicata per combattere il colesterolo.

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MANDORLE

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Contengono: 21% d albumina, 53 % di grassi, 17 % di idrati di carbonio, e il 3 % di minerali. Devono masticarsi accuratamente affinchè rilascino tutto il loro potere  nutritivo. Sono uno dei più potenti alimenti della natura,  generano molte calorie per la gran quantità di grassi che contengono, e forniscono una grande energia muscolare per la loro ricchezza di idrati di carbonio. Portano abbondanza di sali tra i quali domina il fosforo, molto utile a sostenere il cervello ed il sistema nervoso.  La proteina della mandorla è una delle più complete, perchè possiede la maggior parte degli aminoacidi necessari per la vita.

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 NOCCIOLE

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Contengono il 17 % di albumina, 60 % di grassi, 15 % di idrati di carbonio, sali minerali (potassio, fosforo e calcio) e vitamina B1, B2 e C. Si debbono masticar molto bene, per facilitare la loro digestione. Sono un grande alimento per la formazione dei tessuti (per la sua albumina), per la forza che fornisce (per i suoi zuccheri), generatore di calorie (per i suoi grassi) e mineralizzante (per i suoi sali), ossia un alimento completo, un vero tesoro alimentare. 

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LIMONI

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 Sono abbondanti di sali minerali, specialmente calcio, fosforo, magnesio e potassio e contengono vitamina A, B1 , B2 e C. Si raccolgono tutto l’anno. Sono frutti medicinali per eccellenza, disinfettante, antisettico e battericida, che deve le sue proprietà specialmente all’acido citrico che contiene. Elimina l’acido urico dell’organismo, e per questo motivo è indicato nel reumatismo, nella gotta e nell’arteriosclerosi. Combatte la diarrea, la stitichezza, alcalinizza  il sangue e diminuisce l’acidità dello stomaco. Conviene non  abusare del limone, soprattutto in persone artritiche.

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NOCI 

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Insieme alle Mandorle e alle Nocciole occupano uno dei  primi posti in quanto a potenza alimentare nel regno vegetale. Contengono 15 % di albumina, 57 % di grassi, 20 % di idrati di carbonio, 1,7 % di sali minerali. Contengono anche vitamina B1, B2 e C. Anche la noce deve essere masticata per bene. La sua albumina rimpiazza vantaggiosamente quella delle uova e del latte vaccino, perchè non si altera facilmente. Un vegano può mangiarne fino a 25 grammi al giorno, però quando nello stesso giorno si ingeriscono altri frutti similari, si deve regolare la quantità ad un massimo di 25 grammi totali. 

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POMPELMO

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Ha le stesse proprietà delle arance e dei limoni, di sapore amarognolo. Mangiandolo a digiuno è un grande depurativo e lassativo. Possiede fino a 5 volte in più di vitamina C di quella del pomodoro, dell’arancia e del limone, però per poterla usufruire al massimo deve essere ben maturo, contiene anche vitamina B1 e B2. 

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OLIVE

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 Contengono: 0,7 % di albumina, 8,5 % di idrati di carbonio, 14 % di grassi e 0,4 % di sali minerali (potassio, calcio e sodio). Sono come si può osservare un ottimo alimento produttore di forza e di calorie, molto  raccomandati  d’inverno. Aiutano nella dissoluzione dei  depositi calcarei che possono esserci nei  tessuti del corpo,  che sono segnali di invecchiamento. Stimolano i succhi gastrici e sono di facile digestione quando si masticano correttamente. Le olive nere contengono anche vitamina A e C.

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Ci fermiamo qui in questa breve disamina, ma già risulta evidente l’alto potere terapeutico della frutta per mantenere la salute e prevenire la malattia. Perciò consumiamo più frutta per vivere più sani e “togliere il medico di torno”.

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 Sebastiano. 

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SALUTE E RINGIOVANIMENTO CON LA FRUTTA


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Salute perfetta, ringiovanimento fisico e Longevità:

questione di sangue

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A cura di Marco Giai-Levra: fonte Ehretismo.com

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In questo articolo vedremo come e perchè una dieta a base di frutta e vegetali crudi, produce nell’essere umano una salute perfetta e promuove il ringiovanimento cellulare.

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Prendersi cura del proprio  corpo

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Iniziamo questo discorso presupponendo che sia di interesse comune rimanere in perfetta salute il più a lungo possibile, avendo cura del proprio  corpo, cioè del veicolo materiale che il Divino e la Natura ci hanno dato in prestito per effettuare il viaggio esperienziale della vita, nonchè il contenitore della nostra anima.  In quanto elemento “datoci in prestito” dalle forze universali si presuppone che chiunque dovrebbe prestarvi la massima cura, non cadendo contemporaneamente nell’errore grossolano di indentificarsi con esso.  Noi siamo l’anima. Il corpo è un veicolo.

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IL PERFETTO FUNZIONAMENTO DEL CORPO:

PH SANGUIGNO LEGGERMENTE ALCALINO

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Ma come funziona questo veicolo? Perchè si deteriora? Perchè si ammala? E perchè muore?  

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La risposta si trova nella purezza del nostro sangue, la nostra linfa vitale. La perfetta salute è relativa al perfetto equilibrio acido-base del PH sanguigno. PH significa potentia hydrogenii (effettività dell’idrogeno) o pondus hydrogenii (peso di idrogeno) e la sua relativa scala di misura va da 0 a 14, dove 7 è neutro, da 0 a 7 è acido e da 17 a 14 è basico o alcalino.

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Il sangue puro o che si è depurato attraverso i processi biologici ha un livello di acidità corrispondente a un valore di PH compreso tra 7,35 e 7,45. Questo significa anche che l’uomo è un essere  leggermente alcalino.

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Acidosi e Alcalosi

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Ogni volta che il nostro PH sanguigno oscilla al di fuori di questo range il nostro organismo lo deve riportare rapidamente tra 7,35 e 7,45, che sono i valori compatibili con la vita; al di sopra o al di sotto di questi valori insorgono malattie e se ci si discosta troppo si va incontro alla morte. Quando il valore va al di sotto di 7,35 si dice che l’organismo va in acidosi, mentre al di sopra di 7,45 si parla di alcalosi.

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ACIDIFICAZIONE, FERMENTAZIONE, DEMINERALIZZAZIONE: IN PRATICA SINONIMI CHE PROVOCANO MALATTIA, INVECCHIAMENTO E MORTE

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La maggior parte delle malattie sono l’effetto dell’acidosi, causa di invecchiamento, deterioramento e morte. Quando si creano delle acidificazioni il corpo deve obbligatoriamente “neutralizzare” l’acidificazione legando gli acidi formatisi con degli elementi basici o alcalini, che sono i nostri minerali: denti, ossa, pelle, unghie, capelli.  Se il corpo non neutralizzasse gli acidi si ammalerebbe o andrebbe in contro alla morte.

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Ma la neutralizzazione ha un prezzo molto caro: comporta infatti la perdita dei nostri preziosi minerali. Perdere i minerali organicati corrisponde a malattia, invecchiamento e infine a morte.

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La fonte della vitalità, della perfetta salute è della giovinezza sono i nostri minerali e la perdita di questi comporta l’effetto contrario.

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La perdita di minerali o demineralizzazione è la diretta conseguenza di un qualsiasi processo di acidificazione, che è causata a sua volta da fermentazioni interne al corpo provocate per lo più da errate abitudini alimentari. Quindi i termini fermentazione, acidificazione e demineralizzazione sono correlati tra loro tanto da poter essere giudicati dei sinonimi all’atto pratico, ossia che producono il medesimo risultato: malattia, invecchiamento e morte.

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Ogni malattia è il tentativo disperato del corpo di espellere muco e sostanze tossiche, accumulati anche in decenni. Invecchiamento e morte possono essere considerate delle malattie. Quindi alla luce di questo punto di vista questi tre elementi sono la conseguenza di anni di errori alimentari in primis e di stili di vita sbagliati o troppo lontani da quello che dovrebbe essere un modo di vivere naturale.

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Ogni malattia corrisponde ad una costipazione e prevede una conseguente eliminazione fisiologica di muco e tossine.

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UN CORPO PRIVO DI ACIDIFICAZIONI E DEMINERALIZZAZIONI: SALUTE PERFETTA, LONGEVITÀ E IPOTETICA IMMORTALITÀ

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Se per assurdo non ci fosse mai nessuna acidificazione nel nostro sangue le nostre cellule sarebbero immortali: questo è stato dimostrato dal famoso esperimento del premio nobel Alexis Carrel, al Rockfeller Institute di New York for Medical Research. Carrel ebbe il Premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1912 per i lavori sulle suture vascolari, sul trapianto degli organi e sulla coltivazione a lunga scadenza di tessuti in vitro, in particolare per aver inventato un nuovo metodo di sutura delle ferite profonde e per aver evitato le emorragie postoperatorie (a quel tempo frequentissime), trombosi e altre complicanze.

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A questo proposito vale la pena di citare il sopracitato esperimento di Carrel e la sua opinione, tratti da libri di Bernard Jensen e Sang Whang:

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“Alexis Carrel, al Rockefeller Institute for Medical Research, mantenne in vita il cuore di un pollo per circa 28 anni in una soluzione salina (che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo) che egli rinnovava tutti i giorni.

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Nel momento in cui smise di cambiare la soluzione, le cellule del cuore morirono.

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Il segreto per cui il cuore sopravvisse per 28 anni sta nel fatto che egli manteneva il fluido extracellulare costante e che eliminava prodotti di rifiuto delle cellule ogni giorno”.

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Tratto da Intestino libero di Bernard Jensen

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“Il dott. Alexis Carrel, a questo proposito, diceva: “La cellula è immortale. E’ semplicemente il fluido nella quale galleggia che si degrada. Sostituendo questo fluido ad intervalli regolari, daremo alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi e, per quanto ne sappiamo, il pulsare della vita potrà continuare indefinitamente”.

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Potete immaginare una casa da cui si eliminano solo il 99,9% dei rifiuti ogni giorno? Nel giro di pochi mesi, accumulando l’1% dei rifiuti ogni giorno, la casa avrebbe un odore orribile. Nel nostro corpo succede la stessa cosa.

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Ma cosa sono questi prodotti di rifiuto che si trovano nel nostro corpo? E come facciamo a liberarcene?

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Quello che io intendo con “Invertire l’invecchiamento” è ridurre i prodotti di rifiuto, riportandoli ad esempio, nel caso di una persona di 50 anni, ai livelli di una persona di 40 anni o persino più giovane.   Se i rifiuti accumulati non hanno ancora provocato danni irreversibili ai tessuti e agli organi del corpo, le loro funzioni possono anche essere rivitalizzate”. (Tratto da Invertire l’invecchiamento di Sang Whang).

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Di seguito l’opinine del naturopata Peter Jentschura riguardo l’invecchiamento:

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“Perché l’essere umano invecchia?

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Perché consuma i tesori della sua vita, i depositi di sostanze minerali, per neutralizzare grazie ad esse l’aggressività degli acidi.

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Con questa continua sottrazione di sostanze minerali dai depositi del cuoio capelluto, dai capelli, dalle ossa, dalle cartilagini e dalle articolazioni sfiorisce la nostra bellezza.

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L’invecchiamento del corpo è il progressivo accumulo di scorie e il concomitante esaurimento delle sostanze minerali per neutralizzare gli acidi.

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E’ lo svuotamento del corpo che è venuto al mondo “pieno” di sostanze minerali.

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Contemporaneamente è un progressivo intaccamento da parte degli acidi di ghiandole e funzioni, fino alla loro perdita totale”.

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(Tratto da La Salute attraverso l’eliminazione delle scorie di Peter Jentschura e Josef Lohkamper).

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LA SOLUZIONE ALLA PORTATA DI TUTTI: IL FRUTTARIANISMO

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Qual’è quindi la principale causa delle acidificazioni (causa di malattie, invecchiamento e morte) nell’essere umano?

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La risposta è: il cibo.

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Possono essere tante le concause, ma la principale è sicuramente il cibo assunto. Ossia questa è la causa principale dell’acidificazione dell’organismo nel contesto di un normale funzionamento corporeo umano, per come viene “programmato di fabbrica” dalla Natura. Probabilmente è virtualmente possibile “cambiare il programma” attraverso tecniche di espansione di Coscienza, ma sicuramente è una via difficile in cui pochi potrebbero riuscire facilmente. Infatti anche alla luce delle scoperte relative alla fisica quantistica la materia “non esiste” ma tutto è energia che vibra a frequenza diifferente. Quindi virtualmente una persona malata di tumore, quindi con l’organismo gravemente acidificato, potrebbe in teoria guarire solo con la mente. In realtà anche se questo è possibile, non è molto probabile per la maggior parte delle persone, in quanto richiede una fede e un livello di Coscienza non comuni.

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Quindi la soluzione alla portata di tutti a “malattia, invecchiamento e morte prematura” la si può trovare nella correzione delle proprie abitudini alimentari: più ci si allontana dai cibi naturali o di elezione dell’essere umano e più si accelera la velocità di crociera verso il decadimento.

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Quali sono i cibi di elezione dell’essere umano?

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Ovviamente tutti i vegetali e la frutta commestibili allo stato naturale, cioè crudo e a piena maturazione. Questi sono cibi alcalinizzanti e portatori di minerali.

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Ma allora perchè molti individui sembrano apparentemente godere di una perfetta salute e di una perfetta forma fisica, nonchè di un invecchiamento non-precoce pur mangiando cibo-spazzatura-morto-cotto-acidificante?

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La risposta è semplice: sono stati dotati da madre natura di una percentuale di minerali più elevata rispetto a molti altri e quindi possono “spenderli” conducendo uno stile di vita con abitudini alimentari dissolute, naturalmente fino ad esaurimento scorte. Ovviamente ogni individuo può avere un accumulo di minerali in denti, ossa, pelle, unghie o capelli che può essere considerato il suo “punto di forza”. È per questo motivo che a causa delle acidificazioni c’è chi perde i denti, chi diventa calvo, chi viene affetto da atrofia ossea e chi in apparenza fisicamente perfetto viene invece colpito all’interno da patologie tumorali.

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CIBI E COMBINAZIONI ALIMENTARI ACIDIFICANTI

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Quali sono i cibi che acidificano?

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I cibi acidificanti sono tutti quelli innaturali per l’essere umano, il quale ha in realtà una natura frugivora. Quindi tutti i cibi raffinati, elaborati artificialmente o non commestibili crudi allo stato naturale hanno un effetto acidificante. Al contrario il 99% dei vegetali crudi e della frutta alcalinizzano l’organismo, apportando minerali in forma liquida colloidale, ossia totalmente assimilabili. I minerali assunti da integratori invece hanno una microstruttura cristallina e quindi non sono assimilabili ma diventano sedimenti che permangono all’interno del corpo per anni, acidificandolo.

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Tra i vegetali, quelli non commestibili allo stato naturale sono i legumi, i cereali e i grani, con tutti i loro derivati.

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Cibi come i farinacei, i legumi, i cereali, i semi, la carne, il pesce e i latticini danno luogo a delle fermentazioni e quindi a delle acidificazioni: ossia il PH del nostro sangue va sotto i 7,35 diventando  più acido e il corpo va quindi in acidosi e deve neutralizzare questi acidi consumando i nostri minerali interni: come sopradetto questo significa malattia, invecchiamento e morte.

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La soluzione quindi è virare gradualmente verso una dieta crudista-fruttariana (cioè quella più adatta all’uomo), alcalinizzare l’organismo e apportare minerali in forma liquida e assimilabile, estratta dai vegetali. Questa dieta va approcciata gradualmente perchè dà luogo a numerose crisi di disintossicazione da scorie e muco, dovuti ad anni o a decenni di errate abitudini alimentari. Spesso queste crisi vengono erroneamente scambiate dai neofiti per carenze nutrizionali.

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Infine è lecito pensare che, una volta finito il processo della disintossicazione, si possano reintegrare i minerali perduti, in modo naturale e quindi “invertire l’invecchiamento”.

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Il 99% della frutta (dolce, acida, grassa) e dei vegetali crudi commestibili hanno un effetto alcalinizzante e apportano minerali nell’organismo. Quindi questi cibi, rinfoltendo la nostra riserva di minerali, aiuteranno a neutralizzare tutte le acidificazioni dovute allo smaltimento delle scorie e dei rifiuti tossici, nonchè del muco presenti nel corpo a causa di decenni di male alimentazione.

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I cibi che acidificano sono:

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-tutti i cibi elaborati e raffinati industrialmente.

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-tutti i cibi cotti: generano in diversa percentuale il fenomeno della leucocitosi nel corpo in quanto vengono riconosciuti dall’organismo come non-cibo, facendo scattare le difese immunitarie.

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-Nel caso di vegetali allo stato naturale e poi cotti l’acidificazione è più lieve.

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-tutti i cibi di origine animale: carne, pesce, insaccati, uova, latte e formaggio.

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-tutti i vegetali che non sono commestibili crudi a piena maturazione e derivati: legumi, cereali, grani, farinacei.

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-tutti i vegetali che contengono un’alta percentuale di amido.

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-tutti i cibi ad alto contenuto proteico.

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-un apporto proteico superiore ai 30-35 grammi giornalieri dà luogo ad acifificazioni.

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Altre cause di acidificazione sono le fermentazioni intestinali dovute a combinazioni alimentari errate. Anche i semi acidificano e in genere tutto ciò che ha un alto contenuto proteico.

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Le combinazioni da evitare sono:

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-amidi+proteine
-amidi+zuccheri
-amidi+acidi
-proteine+zuccheri
-proteine+acidi
-amidi+amidi (un solo tipo di amido concentrato a pasto)
-proteine+proteine (un solo tipo di proteine concentrate a pasto)
-grassi+proteine
-grassi+zuccheri
-grassi+acidi (avocado+limone è un’eccezione che conferma la regola e si può fare senza conseguenze)
-grassi+grassi (un solo tipo di grasso concentrato a pasto)

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Il contenuto proteico giornaliero medio dovrebbe essere compreso tra i 25 e i 30-35 grammi. Sopra i 30-35 grammi comincia l’acidificazione.

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Registrandosi su siti come fitday.com o cronometer.com ognuno può facilmente controllare questo valore.

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Quando si violano le regole delle corrette combinazioni alimentari avvengono delle fermentazioni nello stomaco e/o nell’intestino. Fermentazione significa ebollizione ma in questo contesto è sinonimo di acidificazione, in quanto ne è la causa.

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Le fementazioni creano nel corpo acqua, acido acetico, anidride carbonica e alcol. L’organismo utilizza solo l’acqua, mentre il resto deve smaltirlo e neutralizzarlo “bruciando” la nostra preziosa miniera di minerali, quindi come spiegato facendoci ammalare, invecchiare e andare più velocemente in contro alla morte.

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Le conseguenze della fermentazione

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Vale la pena di notare come i cibi acidificanti contengano già al loro interno delle combinazioni alimentari errate per l’essere umano: ad esempio i fagioli violano la regola “amido+proteine” in quanto contengono una percentuale considerevole di entrambi gli elementi. Infatti, come è noto, producono gas nell’intestino: questo gas è la conseguenza di una fermentazione, la quale dà luogo ad un’acidificazione. Gli acidi prodotti vengono assorbiti dai villi intestinali (ne abbiamo 3000 per centimetro quadrato) che li ributta nel sangue, abbassandone il valore del PH. Quindi segue la neutralizazzione degli acidi che si concretizza in una demineralizzazione.

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CONCLUSIONI

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Le conclusioni del discorso introdotto in questo articolo rendono evidente che se il processo “FERMENTAZIONE->ACIDIFICAZIONE->DEMINERALIZZAZIONE ” sta al processo “malattia, invecchiamento e morte”, allora il processo “MINERALIZZAZIONE->ALCALINIZZAZIONE” corrisponderà a “salute perfetta, disintossicazione e ringiovanimento cellulare”.

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Possiamo  scegliere la qualità della nostra salute

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Noi possiamo facilmente intervenire sulla qualità della nostra salute, sulla disintossicazione del nostro organismo ed infine, trascorso l’adeguato periodo di transizione-disintossicazione-riadattamento (3 o 4 anni secondo Arnold Ehret), possiamo auspicarci un ringiovanimento cellulare grazie all’apporto di sostanze minerali in forma liquida colloidale, ossia tutti quelli presenti nei vegetali crudi, che a quel punto non serviranno più per neutralizzare l’acidificazione ma sono per reintegrare i minerali perduti in passato.

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Se invece il nostro stile di vita vuole perpetuare la tipologia standard consigliata da tutti i media e da gran parte di medici e nutrizionisti allora non ci sarà nessuna possibilità di invertire l’invecchiamento o di evitare la malattia.

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fonte Ehretismo.com

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30 TRUCCHI PER PERDERE PESO


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SUGGERIMENTI PER DIMAGRIRE

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Coloro che non riescono a contenersi dal mangiare, gli incostanti nella loro dieta, gli appassionati di alta cucina, o quelli con l’ossessione di perdere peso: tutti potranno trovare qui una soluzione al proprio caso. 

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Tutti sanno cosa fare per perdere peso: mangiare meno grassi, meno zucchero … meno di tutto. Ma le difficoltà cominciano quando si tratta di applicare questi principi, a resistere alla fame e di non stancarsi dopo pochi giorni di sacrificio.

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Per riuscire in questo proposito, ognuno ha i suoi trucchi personali, che nascono dalla propria esperienza. Qui ho messo insieme alcuni consigli semplici e pratici che hanno aiutato tanti ex-obesi a perdere peso. Se qualcuno non fa al caso vostro, bisogna tener conto che non tutti gli organismi  sono uguali.

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Imparare nuove abitudini.  

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1. Obligatevi di mangiare seduti. Quando si mangia in piedi o camminando, si ingerisce una maggior quantità di cibo senza accorgersi.

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2. Non mangiate velocemente, masticate bene, se lo fate, vi sentirete pieni prima e con meno cibo ingerito. 

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3. Ove possibile, andate al supermercato sempre dopo aver mangiato, così avrete meno tentazioni di comprare le cose che vi fanno ingrassare: cioè il gelato, la pizza, l’hamburger, le patatine fritte, merendine, etc.

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4. Prima di andare per compere, fate una lista dettagliata delle cose che veramente vi servono, ed attenetevi fermamente ad essa.

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5. Per saziare la fame del mattino non ripiegate su merendine, latte e biscotti o panini imbottiti, uscite di casa dopo aver mangiato della frutta succosa, quanta ne volete, e portatevi sempre dietro una mela o una banana, per la fame della mezza mattina.

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6. Mentre mangiate non fate nessun’altra attività, come guardare la TV o leggere il giornale. Mangereste meccanicamente ed ingerireste tanto cibo in più senza neanche accorgervi. In questo modo vi è anche possibile concentrarvi sui sapori e godere di ogni boccone. 

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7. Quando  mangiate, appoggiate le posate ad ogni boccone. Spezzando il ritmo della vostra normale routine sarete costretti a mangiare di meno, e vi sentirete sazi prima.

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8. Preparate soltanto la quantità di cibo necessaria per ogni pasto, e mettete a tavola solo l’esatta porzione che volete consumare.

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9. Iniziate sempre il pranzo e la cena con una abbondante insalatona mista. Vi darà già una sensazione di pienezza.

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10. Godetevi con calma ogni boccone come se fosse il miglior manicaretto. Mangiate lentamente e gustatelo in piccole quantità. Un’altra risorsa psicologica: immaginate che ogni boccone sia l’ultimo.

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11. Dopo ogni pasto rimanete seduti almeno quindici minuti per creare la sensazione di essere sazi.

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12. Non mangiate mai nulla a partire da due ore prima di andare a letto, il sonno bloccherebbe la digestione, ed il cibo andrebbe in decomposizione.

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13. Non pesatevi dopo una giornata in cui avete mangiato molto, per non scoraggiarvi. Il giorno dopo potete ricuperare  compensando con un semi-digiuno.

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Trucchi per ingannare l’appetito

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14. Mezzora prima di ogni pasto principale bevete un bicchiere d’acqua fresca ma non ghiacciata. Questo vi darà una sensazione di pienezza.

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15. Se di sera, dopo la cena, guardando la televisione sentite lo stimolo di mangiare qualcosa, optate per una mela o una pera, e mangiatela molto lentamente. Questa fornisce un migliore senso di sazietà, non ostacola la digestione, e contiene pochissime calorie.

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16. Prima di partecipare ad un party, un matrimonio, una cena o un’altra riunione, è meglio mangiare prima un pò di frutta o un’insalatona. Questo diminuisce l’appetito ed aiuta a mangiare di meno.

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17. Le arance non sempre dovrebbe essere spremute in succhi. A volte è meglio mangiarle  a pezzi. E’ più facile bere quattro arance, mentre è più difficile mangiarne due. 

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18. Iniziare i pasti principali sempre con una grossa insalatona mista. In questa maniera si comincia a provare un buona sensazione di sazietà.

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19. Nel frigorifero tenete sempre una abbondante varietà di frutta o verdura cruda, di varie specie e di vari colori, questa visione vi condizionerà incosciamente a preferire frutta e verdure con grande risparmio di calorie ingerite.

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20. Non presentate i piatti in contenitori comuni, preparateli in porzioni individuali già ben definite, e mettete da parte gli avanzi. Abituatevi a consumare solo la vostra razione senza curarvi degli eventuali avanzi.

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21. Per gli spuntini, è meglio sostituire ogni forma di grasso classico con ravanelli, bastoncini di sedano, carote e cavolfiore crudo.

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22. Per un pranzo in fretta, preparate delle fette di pane integrale e fatevi dei sandwich vegani con melenzane sott’olio già preparate in casa, dei pomodori secchi conservati in olio d’olivo extravergine sempre preparati in casa, qualche oliva denocciolata e qualche foglia d’insalata. Dovete mangiare sempre alimenti che contengono poche calorie.

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23. Per una merendina rilassante va molto saziante mangiate del pop corn preparato all’istante. 

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 24. Se non vi è possibile rifiutare una bevanda dolce, è meglio allungarla  con acqua o qualche cubetto di ghiaccio.

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25. Alcune persone che si sottomettono ad un regime di perdita di peso  si lamentano perchè non hanno ancora imparato a escludere lo zucchero dal loro cibo. L’ideale è di sostituire lo zucchero con frutta dolce come datteri, banane, fichi secchi, uva sultanina, etc. con i quali, opportunamente schiacciati si possono preparare dei dolci ancora più dolci dello zucchero raffinato.  Per quanto riguarda il potere dolcificante più elevato della frutta, è possibile utilizzarne un terzo in meno del normale zucchero raffinato per preparare dolci o sorbetti.

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26. Non mettere la bottiglia del vino a tavola. Se non riesci a farne a meno preparati il tuo bicchiere e fai sparire la bottiglia. Per il futuro cerca di ridurre gradualmente la razione gionaliera, fino ad eliminarla.

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27. Un pò di movimento, fate degli esercizi fisici anche semplici, fate circolare il sangue.

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28. Evitate qualsiasi tipo di cibo fritto come la peste.

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29. Ridurre alle minimissime proporzioni il consumo di sale da tavola, se non potete eliminarlo completamente, usate almeno il sale iodato, ma sempre in misura ridottissima. Il sale provoca ritenzione idrica, e la ritenzione idrica provoca gonfiore.

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30. Ultimissimo consiglio: usate piatti piccoli, e cercate di non bere acqua  durante i pasti. Oltre a rendere più difficile la digestione, perchè i liquidi diluiscono i succhi gastrici, siete portati a sbarazzarvi più facilmente del boccone, senza masticarlo bene, e quindi siete portati automaticamente a riempirvi di nuovo la bocca, mangiando inconsciamente più cibo del normale.

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Sebastiano.

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COME SI MANGIA LA FRUTTA CORRETTAMENTE


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IL CORRETTO CONSUMO DELLA FRUTTA

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La frutta è un nutriente essenziale per la salute umana.

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Con le sue deliziose combinazioni di colore, sapore e aroma, la frutta è un invito al piacere di mangiare. La frutta è senza dubbio l’alimento più vantaggioso che l’uomo possa consumare, quello che fornisce più energia ed è anche il più vivificante.

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Un nuovo modo di nutrirsi

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Quello che  imparerai ora è un nuovo modo di pensare al tuo corpo ed alla maniera di nutrirlo. Le  meravigliose proprietà nutritive  e curative della frutta hanno una sola condizione:  mangiarla correttamente.

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Il nostro sistema digerente è perfettamente adatto per il consumo della frutta, quindi è molto più importante pensare alla quantità ed alla qualità della frutta che mangiamo e non alle proteine animali. 

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Carenza di proteine o eccesso di proteine animali?

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Mangiando frutta è praticamente impossibile avere carenza di proteine. Invece è una regola vedere tante persone ammalate e avvelenate da eccesso di proteine, e la maggior parte di loro non mangiano abbastanza frutta. L’eccessiva assunzione di proteine animali è inoltre causa diverse forme di malattie come cancro, leucemia , malattie cardiocircolatorie, diabete, ecc.

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Di tutti gli alimenti, la frutta è quello con maggior contenuto di acqua, e in essa sono contenute tutte le vitamine, i minerali, i carboidrati, gli aminoacidi e gli acidi grassi dei quali il corpo ha bisogno.  

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La forza vitale insita nella frutta non teme paragoni con qualsiasi altro alimento. Quando la si consuma correttamente, niente porta gli stessi benefici come la frutta, che per sua natura dà la possibilità al corpo di liberarsi delle scorie tossiche accumulate per anni e anni. Questa pulizia favorisce la salute sotto tutti gli aspetti, permettendo al corpo di funzionare con la massima efficienza. 

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La frutta richiede molta meno energia  per essere digerita rispetto a qualsiasi altro alimento

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Considerate ora questo per una  vostra migliore comprensione: Tutto ciò che si mangia deve poi essere  scomposto in glucosio, fruttosio, glicerina, aminoacidi e acidi grassi. Il nostro cervello non può funzionare con nessun combustibile diverso dal glucosio (l’ultima trasformazione dello zucchero). La frutta dà il fruttosio, (che si converte rapidamente e facilmente in glucosio), e la sua digestione, l’assorbimento e l’assimilazione richiede solo una minima frazione dell’energia necessaria per scomporre altri tipi di alimenti, i quali possono fermarsi nello stomaco per essere digeriti per un tempo che va da un minimo di un’ora e mezza fino  a quattro ore e più, nel migliore dei casi. 

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Gli alimenti  concentrati, elaborati e cucinati provocano tossicità

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Quanto meno gli alimenti sono  concentrati, elaborati e cucinati e quanto meglio sono combinati, tanto meno tempo permarranno  stagnanti nello stomaco. Quanto più sono concentrati e peggio combinati, tanto più tempo rimarranno intasati  nello stomaco. Lo stomaco è il luogo  dove inizia il dispendio energetico per la digestione. La frutta non viene digerita nello stomaco, nemmeno in minima parte.  Tutta la frutta (ad eccezione di banane, datteri, frutta secca, che rimangono un pò di più nello stomaco),  attraversa lo stomaco in poco tempo, venti o trenta minuti al massimo, come se passasse attraverso un tunnel, essa poi si discompone e rilascia le sue vivificanti sostanze nutritive nell’intestino.

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La frutta disintossica e  regola il peso del corpo

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L’energia risparmiata, non essendo la frutta  digerita nello stomaco è considerevole, ed è automaticamente viene reindirizzata per purificare il corpo dalle molte sostanze tossiche, il che produce grandi benefici, riducendo al tempo stesso il peso delle persone obese. Ma questo è valido soltanto quando la frutta si assume correttamente, e consumo corretto significa che non la devi mangiare come accompagnamento a qualcos’altro, o subito dopo.

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 E’ essenziale quando si mangia frutta, mangiarla a stomaco vuoto

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In questo modo l’organismo beneficia di tutte le sostanze nutritive in essa contenute, della sua capacità energetica e del suo grande potere antitossico. La frutta è il cibo migliore che possiamo mangiare, ma se la si mangia dopo gli altri pasti, diventa solo fonte di altri problemi. Supponiamo che si mangia un panino imbottito e poi una porzione di frutta, questo procedimento  impedirà il libero passaggio della frutta verso l’intestino che risulterà ostruito dal panino, di conseguenza la frutta  entra in contatto con i succhi gastrici dello stomaco e va in fermentazione,  contrariamente a quanto avviene con le proteine animali ​​che vi marciscono, quindi automaticamente ci si sentirà gonfi e male.

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Il nostro organismo ha una grande capacità di adattamento

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Tuttavia, se in passato avete persistentemente  consumato frutta in questo modo senza provare sensazioni di malessere, ciò non significa che  non avete violato la legge della sana alimentazione, ma questo non fa altro che dimostrare la grande capacità che ha il nostro organismo di adattamento prima di cedere alla malattia. Però presto o tardi il nostro corpo presenterà il conto delle nostre malefatte. Inoltre molte persone mangiano male la  frutta e poi danno la colpa alla frutta per i loro disagi, magari dicendo: “Io non digerisco quel tipo di frutta”,  e non faccio fatica a crederlo.

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Quindi rimanga chiara una cosa: la frutta è il miglior cibo che possiamo mangiare, a patto che lo mangiamo correttamente. 

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Di tutti i frutti, compreso quelli acidi, come arance, ananas e pompelmo, la classificazione di queste frutta come acida è una scelta puramente botanica. Una volta all’interno del corpo, qualsiasi tipo di frutta è resa alcalina, se consumata correttamente. Di fatto, sia la frutta che la verdura hanno la proprietà peculiare di neutralizzare gli acidi che si formano nel nostro organismo.

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Fattori di intossicazione ed acidificazione

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Le combinazioni errate degli alimenti, una insufficiente consumo di frutta e verdura, troppe proteine animali, i derivati di molti alimenti lattei già altamente concentrati, gli additivi, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua,  lo stress  … tutte queste cose, e molte altre, fanno sì che il nostro corpo si intossichi e si acidifichi. Ed un eccesso di acidi tossici si riconosce facilmente perché provoca gonfiori anormali, eccesso di peso, cellulite, capelli grigi, calvizie,  nervosismo, occhiaie, rughe facciali premature. Poi la gastrite e le ulcere sono il logico risultato  dell’acido corrosivo nell’organismo.

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La frutta, se consumata correttamente, ha la meravigliosa proprietà ringiovanente e di contrastare la formazione degli acidi

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La frutta non lascia residui tossici nel corpo e la sua digestione non richiede un alto dispendio energetico. La prima priorità di qualsiasi alimento, anche il più importante, è il suo valore energetico. Senza energie, il corpo non può sussistere. Il valore energetico deve essere sempre il fattore decisivo nel determinare l’utilità di qualsiasi alimento.

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La percentuale ideale di ciascuno dei componenti principali del cibo dovrebbe essere la seguente: 

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Glucosio ……………………. 90%.

Aminoacidi …………………  5%. 

MINERALI ………………… 3 al 4%. 

ACIDI GRASSI …………… 1%. 

VITAMINE ……………….. meno dell’1%.

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Sul nostro pianeta c’è solo un alimento che soddisfa questi requisiti perfettamente: la frutta

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Altri requisiti: La frutta deve essere fresca. Condizione alla quale non cesserò mai di insistere troppo. Non si ottiene alcun beneficio dal consumo di frutta che è stata elaborata o alterata in qualsiasi modo dal calore. Il suo cattivo consumo può essere, tuttavia, a discapito del corpo, che è  in grado di utilizzare la frutta soltanto nel suo stato naturale. Tanto le mele al forno come le conserve di frutta, le salse di frutta  cotta o le torte di frutta sono nocivi per il corpo in quanto non gli forniscono le sostanze che lo disintossichino o che lo nutrano, ma in cambio  producono tossine e acidità, oltre a possibili lesioni alle mucose che ricoprono gli organi interni. Questo costringe il corpo ad usare la sua energia preziosa per neutralizzare ed espellere la sua acidità. 

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La verità è che la frutta è per sua natura un alimento delicato, e la sua cottura ne distrugge il suo valore potenziale. 

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Tutta la frutta dovrebbe essere consumata fresca e cruda. Lo stesso vale per i succhi di frutta: devono essere freschi. Se sono stati pastorizzati, come avviene con molti succhi di frutta industriali, sono già acido puro, ancor prima di essere bevuti. E bere un liquido che è acido puro ancor prima di berlo non aiuta certo la salute, anzi tutto il contrario. 

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Un frutto intero è sempre meglio di uno che sia stato spremuto, però alla gente piace sempre bere qualcosa. Comunque, invece di bere sostanze tossiche che creano dipendenza come il caffè, the, vino, alcol, bibite gassate e latte, sarebbe più saggio prendere succhi di frutta o di verdura. Ma attenzione a non ingoiarseli in un sorso. Siccome nel succo la frutta è stata frammentata, si dovrebbe berlo a piccoli sorsi e  mescolarseli in bocca con la saliva prima di deglutire.

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Mentre lo stomaco è vuoto, si può mangiare tutta la frutta che si vuole 

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Un’altra considerazione riguarda il tempo che deve intercorrere dagli altri prodotti alimentari  consumati prima di mangiare la frutta. Mentre lo stomaco è vuoto, si può mangiare tutta la frutta che si vuole e per il periodo di tempo che vuoi, fino a quando ti manca venti a trenta minuti prima di mangiare qualsiasi altra cosa. Ciò lascia il margine di tempo necessario affinchè la frutta o il succo di frutta  abbandoni lo stomaco. Il succo (e alcuni tipi di frutta) hanno bisogno di meno tempo, ma per maggiore sicurezza è meglio concedere dai venti ai trenta minuti prima di mangiare altro. 

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Banane, datteri e frutta secca hanno bisogno dai quarantacinque minuti ad un’ora. Dopo aver mangiato qualsiasi cosa che non sia  frutta,  si deve aspettare almeno tre ore prima di mangiare altro. Se hai mangiato  carne, almeno quattro ore. Questo si riferisce a prodotti alimentari consumati in conformità con i principi della giusta combinazione dei cibi. Se invece mangiate un pasto mal combinato, il cibo rimarrà, probabilmente, fino ad otto ore nello stomaco ed anche più. Come risultato, durante tutto quel tempo non si dovrebbe consumare nessun tipo di frutta o succo di frutta.

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Tempo di attesa di alcuni alimenti

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Insalate e verdure crude 2 ore. 

Pasto ben combinato senza carne 3 ore. 

Pasti ben combinati a base di carne  4 ore. 

Qualsiasi pasto mal combinato, fino a 8 ore e più.

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Ricordiamo che l’energia è l’essenza della vita

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Quando ci svegliamo la mattina, siamo riposati e disponiamo del massimo livello di energia per affrontare il nuovo giorno, a meno che il corpo non  abbia passato tutta la notte a combattere con un sandwich di mezzanotte o con un pasto mal combinato. Inoltre, se si mangia una prima colazione  “sostanziosa”, si spenderà una quantità enorme di energia per digerirla, e questo corrisponde a dare uno schiaffo in faccia ai principi della buona combinazione dei cibi. Questo tipo di colazione non può fornire nessuna energia, perché ne spreca di più di quella che ottiene. In che altra maniera si potrebbero digerire cibi tanto pesanti, se non  sprecando più energia di quella che danno?

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Da un punto di vista strettamente energetico non ha senso fare una colazione “sostanziosa”

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La maggior parte degli alimenti, pur opportunamente combinati, si fermano non meno di tre ore nello stomaco, e fino a quando non sono stati assorbiti a livello intestinale, non possono nemmeno cominciare a generare energia. Da un punto di vista strettamente energetico, che senso ha fare colazione quando ti svegli la mattina? Se si salta la colazione, non solo non si sente la mancanza di cibo (dal momento che il corpo sta ancora usando quello consumato il giorno prima), ma sarà molto più vigile e attivo. 

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Se si desidera mangiare qualcosa è molto meglio  un succo di frutta o un pò di frutta

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La colazione è  per così dire l’interruzione del digiuno, praticamente iniziato dall’ultimo pasto del giorno prima. Il mio personale consiglio è di mangiare  al mattino frutta a piacimento, fino ad un’ora prima del pranzo. Attenzione a non combinare frutti diversi tra loro, tranne per le pere e le mele. La digestione della frutta richiede poco spreco di energia, poiché non viene eseguita nello stomaco. Se ben masticata, la frutta non hanno bisogno di ulteriore digestione. E’ nell’intestino dove vengono assorbite tutte le sostanze nutritive. Siccome la frutta si  dirige verso l’intestino in pochi minuti anziché ore, le sostanze nutrienti in essa contenute vengono immediatamente assorbite e rese utilizzabili per il corpo. 

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Quando si mangia della frutta al mattino ci regaliamo un giorno più produttivo ed energico, perché invece di dilapidare le nostre energie nella digestione di una “sostanziosa” colazione, noi le abbiamo conservate per la nostra freschezza e vitalità.

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Quando si impara a sentire i benefici che questo modo di mangiare hanno sulla nostra salute, non si riuscirà a capire perchè prima iniziavamo la giornata con un’abbondante colazione. Una colazione abbondante può diventare una giornata pesante. 

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 Si può invece mangiare frutta fino a quanta se ne vuole al mattino, fino a circa trenta minuti prima del pranzo. Ma dopo aver consumato un altro tipo di cibo, devono passare tre ore  almeno  prima di mangiare qualcosa di nuovo. 

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Vi esorto dunque, ascoltate il vostro corpo.

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Quando lo stomaco è vuoto, si può mangiare  frutta. Segui questo modo di mangiare per dieci giorni e vedrai la differenza in quanto a benefici e vitalità. Poi  se si vuole di nuovo continuare con la  vecchia abitudine cattiva ci si sentirà come uno che ha ingoiato un’incudine. Io penso semplicemente e per esperienza che non si può più tornare indietro. Sì, forse lo farai in qualche occasione, ma questo non importa. Perché, trasgredire occasionalmente è  una cosa anche accettabile, ma farlo  tutti i  giorni significa voler far del male a se stessi, e questo non voglio crederlo.

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La composizione della frutta:

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Essa varia notevolmente da una classe all’altra.  In generale possiamo dire che il suo valore risiede essenzialmente nel sue vitamine, nei minerali e nella reazione alcalina, che  lasciano nell’organismo i sali degli acidi organici che contengono.

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Quanto più il frutto è maturo, tanta minore è la quantità di amido e tanta maggiore è la quantità di zucchero. Questo spiega perché una mela ancora verde è indigesta mentre una matura è un delizioso cibo facile da digerire. 

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Minerali: La maggior parte dei frutti sono ricchi di ferro, calcio, potassio e magnesio. Essi contengono poco sodio. Il ferro è più abbondante nelle albicocche, pesche, prugne, uva passa e datteri. 

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La  Vitamina C è abbondante in molti frutti. 

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Acidi organici: Il sapore e l’aroma del frutto è dovuta ad alcuni oli essenziali e agli acidi organici. Questi acidi organici si trovano combinati con  potassio e altri elementi basici. In buona sostanza l’acido viene tipicamente trasformato in anidride carbonica e acqua, e rilascia un prezioso residuo alcalino. 

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Per coloro che hanno bisogno di perdere peso dico:

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Quando il frutto è consumato fresco con lo stomaco vuoto, ha solo effetti positivi sulla salute, accelerando nel contempo la perdita di peso. Quando dico  che si può mangiare tutta la frutta che si vuole, alcune persone esprimono preoccupazione perchè pensano di assumere troppe calorie. Spiego che le calorie sono i nostri nemici se vengono assunte come parte di un eccesso di alimenti elaboratiti e di pessima combinazione. Le calorie di alta qualità, che si trovano in alimenti con alto contenuto di acqua come la frutta, non si aggiungono al tuo problema di peso, ma al contrario, forniranno l’energia necessaria per smaltire il peso in eccesso.

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Con queste informazioni ora conoscete i passi che porteranno alla salute e il benessere che cercate.

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Sebastiano.

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CHE COSA E’ LA PRESSIONE ALTA O IPERTENSIONE?


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Perché si ha la pressione alta? la risposta vi sorprenderà!

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Che cosa è la pressione arteriosa?

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La pressione arteriosa è la pressione del sangue che il cuore esercita sulla parete dell’arteria durante le fasi di attiva circolazione. Una pressione sanguigna alta significa che il cuore deve faticare di più per spingere il sangue in circolo. Questo, a lungo andare, porta a danneggiamento dei vasi arteriosi, a cominciare dalle arteriole più piccole, come quelle renali ed oculari, con ovvi problemi di insufficienza renale e di glaucoma.

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SINTOMI DI IPERTENSIONE E RIMEDI

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Essere in stato ipertensivo significa provare fastidiose palpitazioni, vertigini, nervosismo, stanchezza, cefalea, ronzii, epistassi (sangue dal naso), ansia. La primissima cosa da fare è quella di astenersi dal sale, dal caffè, dai farmaci, dagli integratori, dal fumo, dall’alcol. Altro consiglio è quello di ridurre il peso corporeo e di adottare attività aerobiche e motorie moderate ma regolari (passeggiate, nuoto, bicicletta).

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Da cosa dipende la pressione alta?

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In sintesi, la pressione alta è la conseguenza di cattive abitudini quotidiane contro il proprio corpo!

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Quali sono queste abitudini?

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Ciò che si mangia, cosa si beve, ciò che si fa (guardare la TV per ore e ore). Cosa non si fa (come esercizio fisico) e il  modo di guardare alla vita (pessimismo, depressione, stress).

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Cominciamo con la dieta:

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Una dieta contro la salute del corpo (e quindi anche della mente) è quella ricca di zuccheri e proteine ​​animali. Purtroppo questa è la dieta  più seguita dalla maggioranza delle persone.

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Domanda: cosa non mangiare per abbassare la pressione sanguigna?

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La mia risposta sarebbe quella di mangiare ciò che i supermercati hanno di meno.  E che hanno in minor numero i supermercati? Frutta, verdure e ortaggi!

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I supermercati sono pieni zeppi di cibi spazzatura

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Devi solo andare in un supermercato per scoprire come sono pieni di cose che contribuiscono a causare alta pressione sanguigna,  diabete, obesità e  cancro. I supermercati sono pieni zeppi di cibi spazzatura: carne, pesce, salumi, fritture varie, farina bianca raffinata,  caffè, zucchero raffinato, sale, vino, alcolici, bevande gassate, integratori, cioccolato,  latte, formaggi, uova, etc.! Questi sono gli ingredienti  da rimuovere dalle nostre diete per permettere al corpo di ricuperare il suo stato naturale di benessere e salute.

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Ma parliamo di pressione sanguigna

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Non è un segreto che la pressione alta può causare problemi molto gravi per il corpo. Migliaia di persone soffrono di pressione alta del sangue tutti i giorni e sono a rischio di sviluppare malattie cardiache e ictus.

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I decessi dovuti a malattie cardiache e ictus cerebrale sono del tutto evitabili

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Fortunatamente la soluzione a questo problema tanto comune sembra essere al di fuori della Medicina Convenzionale o Ortodossa! Ed è per questo motivo che la gente non è neppure informata della soluzione reale del problema dell’alta pressione.

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Il business della salute

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Ricordate, l’industria farmaceutica non ha nessun interesse che la gente conosca quale sia la causa dell’alta pressione sanguigna, perchè crollerebbe un fiorentissimo business finanziario.

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E ‘molto difficile per la stragrande maggioranza delle persone che soffrono di pressione alta di accettare l’idea che i loro cibi  e bevande preferite (caffè e bibite) possano essere la causa principale dell’alta pressione sanguigna, perché pensano che in tal caso il medico gliele avrebbe proibiti.

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Anche i medici sono condizionati

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Purtroppo, penso che sia ancora più difficile accettare l’idea che i medici stessi sono esseri umani come noi e che sono stati assoggettati al condizionamento dei protocolli medici da parte della casta dei medici, pilotata dagli interessi delle  grandi case farmaceutiche, e qui sta il nocciolo di tutto il problema. Il lavoro essenziale del medico si riduce a prescrivere i farmaci prescritti dai loro protocolli, il suo lavoro non è quello di guarire ma di scrivere ricette.

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Cibi spazzatura e pressione alta

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La soluzione a tutti i problemi legati alla pressione alta è riconducibile a un cambiamento di idea di come il corpo umano funziona davvero. L’idea che il corpo possa continuare impunemente ad essere saturato con tutta quella spazzatura che noi chiamiamo “cibo” è assurda. E’  impossibile mantenere un corpo sano con il tipo di cibo che mangiamo regolarmente da sempre. Se si desidera tornare ad una pressione arteriosa normale, allora è il momento di pulire il corpo da tutti i rifiuti tossici accumulati per anni e anni!

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Come fare?

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L’ipertensione è generata da una sangue troppo denso e viscoso che preme contro le pareti delle arterie e fa fatica a circolare liberamente. Alimentazione inadatta, scarso esercizio, obesità e stress sono le cause di un sangue troppo denso.

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Il miglior mezzo per fluidificare il sangue, e per rendere così più facile al cuore di pompare il sangue per tutto il corpo, consiste nel limitare ai minimi termini cereali raffinati e rimuovere da subito i grassi saturi, le proteine animali ed il sale dalla nostra dieta, insieme allo zucchero raffinato, caffè, alcool, vino e sigarette!

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Una delle peggiori combinazioni alimentari sono i cereali raffinati (riso, mais, frumento, etc) con i grassi saturi (grassi animali) e gli oli di semi, come soia, arachidi, mais e molti altri similari che dominano il mercato.

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Se questa è stata la vostra dieta preferita per molti anni,  ho una brutta notizia per voi, perché questa  combinazione nutrizionale conduce direttamente all’ipertensione, al cancro e al diabete,  e  può devastare la vostra salute.

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Ipertensione e diabete

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C’è uno stretto rapporto tra diabete e pressione alta. Siamo noi stessi che ci creiamo l’ipertensione ed il diabete consumando cereali raffinati in accoppiata con grassi saturi e proteine animali. E per completare l’opera distruttrice facciamo scarso o niente esercizio fisico,  una formula perfetta per avere la pressione alta.

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Pertanto, è probabile che se si ha l’ipertensione, si hanno anche i livelli di zucchero nel sangue alti (Glicemia alta), perché questi due problemi vanno spesso di pari passo.

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Quando mangi dello zucchero (sia sottoforma di dolci o lo zucchero contenuto nei cereali), automaticamente la pressione del sangue aumenta. Lo zucchero aumenta il livello di insulina e  questa a sua volta fa innalzare la pressione. Per molte persone questo diventa un gioco tipo yo-yo, con la pressione che sale e scende  in maniera incontrollata.

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Ritenzione di liquidi

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Quando l’insulina influenza la pressione arteriosa, questo fa sì che il  corpo  trattenga il sodio. E la ritenzione di sodio provoca la ritenzione di liquidi. La ritenzione di liquidi, a sua volta, fa sì che la pressione si elevi, e in ultima analisi può portare ad insufficienza cardiaca.

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Se l’ipertensione è il risultato diretto di un livello di zuccheri nel sangue fuori controllo,  la normalizzazione dei  livelli di zucchero nel sangue porterà anche la pressione sanguigna nella gamma della normalità.

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Il fruttosio può fare innalzare la pressione sanguigna alle stelle

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La prima cosa da fare è limitare al massimo  tutti i cereali raffinati, e  rimuovere dalla nostra dieta gli zuccheri,  e soprattutto gli alimenti  industriali contenenti fruttosio! Continuare a mangiare zuccheri raffinati e cereali raffinati, compreso  pane bianco,  pasta, e  riso, farà sì che i livelli di insulina, e la pressione sanguigna, rimangano elevati.

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Il fruttosio dei cereali viene scomposto in una varietà di prodotti di scarto nel corpo, uno dei quali è l’acido urico. L’acido urico aumenta la pressione sanguigna per l’inibizione dell’ossido nitrico nei vasi sanguigni. L’ossido nitrico aiuta a mantenere l’elasticità dei vasi sanguigni, ma la rimozione dell’ ossido nitrico porta automaticamente ad un aumento della pressione sanguigna.

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Concludendo: I cibi causanti ipertensione

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Ricordarsi che nell’ipertensione sono rigorosamente vietati uova, pesce, carne, caffè, the, alcol, tabacco, sale, zucchero, spezie, integratori, vitamine sintetiche, tutte sostanze che tendono a ad addensare il sangue, e tendono pure ad innalzare il colesterolo nel sangue.

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Vanno pure limitati al massimo i farinacei, la pasta, la pizza, il pane, preferendo quelli integrali, invece eliminati del tutto i dolciumi.

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Sebastiano.

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LA MEDICINA NATURALE ALLA PORTATA DI TUTTI di LEZAETA Manuel Acharan


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Aria, luce, frutta: il segreto per la salute

Manuel Lezaeta Acharan

naturale secondo Manuel Lezaeta Acharan

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di Francesco Lamendola

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E meno male che ci sono gli amici del C.I.C.A.P. a proteggerci premurosamente dalle frodi degli pseudo-scienziati e degli pseudo-medici, a metterci in guardia contro le imposture, a tutelare la nostra salute, diffidandoci dal metterci nelle mani di guaritori dalle dubbie conoscenze e dai dubbi poteri. Nella loro encomiabile crociata illuminista contro le tenebre dell’ignoranza e della superstizione, nel loro zelo di verità e demistificazione, risiede la nostra salvezza; che cosa sarebbe di noi, altrimenti, abbandonati alle magre risorse del nostro buon senso e della nostra insufficiente cultura scientifica?

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Il C.I.C.A.P. contro la Naturopatia

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Su questa linea di crociata, moralistica prima ancora che scientifica, si colloca il libro di Francesco D’Alpa: L’inNaturopata. Origine delle infermità e cura della salute secondo Manuel Lezaeta Acharan, vincitore del Concorso Letterario Alfonso Maria di Nola per un saggio scientifico sui fenomeni paranormali della sezione pugliese del C.I.C.A.P., nel 2001. Si tratta di un violento pamphlet contro la naturopatia insegnata dal cileno Manuel Lezaeta Acharan, nato nel 1881 e morto nel 1959, le cui dottrine mediche sono state diffuse in Italia da un suo discepolo entusiasta, l’iridologo  Luigi Costacurta, che lo conobbe in Cile poco prima della morte di lui, e che ha tradotto nella nostra lingua il testo fondamentale: La medicina naturale alla portata di tutti (Conegliano, Edizioni Lezaeta, 1984). 

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Secondo Francesco D’Alpa:

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“il movimento naturopata [è una] curiosa mescolanza di idee mediche irrazionali, prescrizioni curative popolari ed istanze ecologiste. Il suo approccio pseudoscientifico alla malattia, e la sua ostilità verso il mondo medico ufficiale, rendono la sua ‘Dottrina Termica’ un reale pericolo per la salute individuale e collettiva.”

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Quanto a Lezaeta personalmente, il giudizio di D’Alpa è reciso e categorico:

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“La teoria di Lezaeta Acharan (…) non fa che ignorare semplicemente tutto ciò che al suo tempo già si conosceva sulla funzionalità dell’apparato digerente e sui processi biochimici che sottintendono alle funzioni dell’organismo.”

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C.I.C.A.P.: volontà di screditare in qualunque modo

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A parte il fatto che qualcuno dovrebbe spiegare all’Autore che sottintendere non è la stessa cosa di sottendere e che, quando si vuol demolire un “avversario”, bisognerebbe almeno conoscere il lessico della propria lingua, in questa prosa noi riconosciamo di primo acchito tutte le caratteristiche dei crociati che ruotano attorno alla filosofia del C.I.C.A.P.: volontà di screditare in qualunque modo, con qualunque mezzo, quelle figure o quelle situazioni che non si lasciano ridurre entro i comodi schemi di una scienza “ufficiale” tanto presuntuosa quanto inadeguata, allo scopo di perpetuare il predominio culturale (e, indirettamente, economico) degli assertori dello “scientificamente corretto”.

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C.I.C.A.P. : sistematica denigrazione della Medicina Naturale

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Noi non scenderemo a questi livelli di polemica velenosa e non entreremo in una critica puntuale della sistematica denigrazione della Medicina Naturale in genere, e di quella di Lezaeta Acharan in particolare. A differenza di coloro i quali credono di possedere la scienza infusa, noi pensiamo che ogni individuo dotato di spirito critico possa e debba verificare da sé quali siano le teorie e le pratiche scientifiche e quali quelle pseudoscientifiche; quali le forme di medicina utili e benefiche, e quali siano, invece, sbagliate e dannose per la salute.

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Proliferazione delle malattie iatrogene

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Lungi da noi voler istituire un processo alla Medicina Ufficiale; ma, se i signori del C.I.C.A.P. intendono dichiarare guerra a ogni forma di Medicina Alternativa in nome della difesa della salute (e disprezzando, evidentemente, le facoltà di discernimento del pubblico: tipico atteggiamento di arroganza illuminista), allora mettiamo pure sul piatto della bilancia anche i danni gravissimi perpetrati ai danni della salute dalla medicina ufficiale e dai medici accademici, le innumerevoli diagnosi sbagliate; l’enorme proliferazione delle malattie iatrogene, dovute, cioè, alle stesse cure mediche; il disprezzo più totale nei confronti del paziente, cui, spesso e volentieri, non vengono spiegate neppure le proprietà dei farmaci prescritti.

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Separare la scienza medica dallo Stato

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Valutato il pro e il contro, crediamo non sia facile decidere se i maggiori pericoli alla salute delle persone vengano dalla Medicina Alternativa o da quella ufficiale; certo è che, se seguissimo i suggerimenti di Paul K. Feyerabend e decidessimo di separare la scienza dallo Stato (così come, nel XVI secolo, si cominciò a separarne la religione), e lasciassimo ciascuno libero di curarsi come meglio crede, invece di mandargli a casa i carabinieri e fargli sospendere l’esercizio della patria potestà, se rifiuta, ad esempio, le vaccinazioni obbligatorie per i propri figli, decise dalla sanità pubblica: forse, allora, la salute dei cittadini ne guadagnerebbe.

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Non ne guadagnerebbero, invece, il potere e il portafogli dei medici accademici, per non parlare delle multinazionali farmaceutiche, per le quali la malattia cronica delle masse è, evidentemente, un business. Ebbene, tanto peggio per loro.

 

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Monopolio medico sulla cura delle malattie e gelosia meschina di una casta privilegiata

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Quanto, poi al caratteristico disprezzo di quei signori per le prescrizioni curative popolari, esso tradisce i loro reali moventi: la gelosia meschina di una casta privilegiata nei confronti di tutto ciò che potrebbe diminuire il suo monopolio sulla cura delle malattie; e, al tempo stesso, la sua profonda ignoranza. Infatti le prescrizioni curative popolari sono il frutto di una saggezza millenaria delle società pre-industriali, umanistiche ed ecologiche, nelle quali ogni individuo era, un po’, il medico di se stesso e praticamente tutti conoscevano le proprietà medicinali delle piante, che andavano a raccogliere con le proprie mani e che preparavano da sé, secondo conoscenze tramandate da padre in figlio. Il tutto nella piena condivisione della filosofia medica di Ippocrate, secondo il quale  i medici non sono esistiti fin dall’inizio; perché non la malattia, ma la salute è la condizione naturale dell’uomo: dell’uomo, cioè, che vive a contatto con la natura, che rispetta l’ambiente in cui abita e lavora, e che gode, pertanto, del bene inestimabile dell’aria, della luce, dell’acqua e della frutta non inquinate né adulterate.

 .

 

Ciò premesso, pensiamo che la lettura del libro di Lezaeta possa essere utile a tutti coloro che desiderano regolare al meglio i propri ritmi vitali e prendere nelle proprie mani il dono inestimabile, ma anche la responsabilità primaria, della propria salute psico-fisica.

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L’idea centrale del naturopata cileno – che si è largamente ispirato a personalità della medicina naturale quali Pressnitz, Krupp, Kuhne, Just e padre Taddeo – è che un regime di vita sbagliato e innaturale, dovuto, fra le altre cose, a una errata alimentazione, carnivora ed eccessiva, produca un abnorme calore interno, che consuma i visceri e provoca, al tempo stesso, un raffreddamento della pelle. Per stare in buona salute è dunque necessario, in primo luogo, tornare alla natura: respirare aria pura (che è il primo alimento dell’organismo), e non solo con i polmoni, ma anche con la pelle (che Lezaeta definisce “un altro polmone”); mangiare poco ed eliminare la carne; bere solamente acqua; condurre una vita attiva, sana e morigerata; dormire e riposare solo il tempo necessario; evitare indumenti che soffochino la respirazione cutanea, a cominciare da quelli intimi; regolare il proprio intestino e la propria traspirazione cutanea,  in modo da eliminare prontamente le sostanze nocive che si accumulano nell’organismo.

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Tutte cose, intendiamoci, di puro buon senso. E vi par poco?

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Quanto, poi, al fatto, che oggi, specialmente nell’ambiente inquinatissimo delle grandi e medie città, sia cosa quasi impossibile respirare aria pura, bere acqua limpida e nutrirsi di cibi sani, che abbiano mantenuto le proprie virtù naturali, questo è un problema che rimanda immediatamente alla esigenza ecologica. È qui che si vede il legame, organico e necessario, fra Medicina Naturale e sensibilità ecologica; ed è qui che si gioca la nostra partita con la malattia, mediante un passaggio dall’ottica individualistica dello “star bene” privato e solitario, a quella dello “star bene” sociale e collettivo. È qui che si comprende come non sia neanche pensabile un ritorno alla salute, senza mettere in discussione le fondamenta stesse della società stupidamente consumistica che abbiamo costruito, con tutto vantaggio dei poteri forti dell’economia e a tutto detrimento del nostro benessere fisico e spirituale.

 .

 

La Medicina Naturale, a questo punto, diventa non solo una pratica per la difesa della salute, ma una filosofia di vita, un impegno politico e sociale, una battaglia culturale: combattuta, quest’ultima, non per difendere il dominio di una casta privilegiata, ma unicamente e disinteressatamente per conseguire il maggior benessere del maggior  numero possibile di individui.

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 Un invito a non delegare ad altri la propria salute

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Perciò, chi si accosta alla lettura del libro di Lezaeta Acharan, di cui ci piace riportare una paginetta (Op. cit., pp. 15-18), non si aspetti di trovarvi chissà quali ardue teorie scientifiche o chissà quali inusitate prescrizioni mediche: ma molto buon senso, molta comprensione della reale natura umana e dei suoi veri bisogni, e un invito sottinteso a diventare abbastanza evoluti da non delegare totalmente ad altri la responsabilità della propria salute, ma di cominciare a gestirla in prima persona, innanzitutto con un migliore stile di vita.

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Leggiamo due paginette da “LA MEDICINA NATURALE ALLA PORTATA DI TUTTI” di LEZAETA Manuel Acharan

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“Diceva Ippocrate: L’aria pura è il primo alimento e il primo medicamento.

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“In effetti si può vivere per diverso tempo, senza mangiare e ingerire alcun alimento. Possiamo ricordare (fra tanti uomini) il sindaco di Cork in Irlanda che, facendo lo sciopero della fame nella sua prigione, ha prolungato di 72 giorni la sua esistenza senza consumare alcun alimento, bevendo solo dell’acqua. Però mai nessuno ha potuto mantenersi in vita senza respirare per un periodo di otto o dieci minuti; con questo è dimostrato la saggezza del precetto ippocratico.

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“In cambio, nella vita pratica, la maggior parte degli uomini non dà grande importanza all’aria perché, dopo aver trascorso una giornata di fatiche cerca riposo o diversione rinchiudendosi in abitazioni, teatri, club, taverne, ecc. ecc.

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“Bisogna imparare che, come alimento, l’aria pura rifornisce la maggioranza delle nostre necessità fisiologiche, perciò nei campi, nei boschi, in montagna ed al mare, si può vivere principalmente di aria e, secondariamente, di alimenti destinati allo stomaco; al contrario, con le errate abitudini, l’uomo, per la inadeguata elezione degli alimenti, carica lo stomaco mantenendosi così in uno stato di insufficienza vitale.

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L’aria nell’economia del corpo umano deve entrare per due condotti e questi sono: polmoni e pelle.

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“La pelle è un secondo polmone e, a sua volta, un secondo rene; infatti assorbe normalmente la quarta o quinta parte dell’ossigeno di cui abbisognamo ed espelle, in analoga proporzione, i residui del consumo organico.

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“Perché la pelle disimpegni la sua funzione, è indispensabile che sia a contatto diretto con l’atmosfera; si conferma così l’importanza dei bagni di aria riconoscendo la pregiudiziale dell’indumento intimo, specialmente oggi che è costruito con fibre sintetiche.

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La respirazione polmonare

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“La respirazione polmonare deve essere eseguita per mezzo del naso, con la bocca chiusa, perché il naso è il guardiano dei polmoni, in quanto riscalda l’aria troppo fredda e ne filtra le impurità. Mentre più ci alimentiamo di aria, meno necessità abbiamo degli alimenti stomacali. Ciò è dimostrato  alle persone che hanno un’insufficienza polmonare,  come i tisici che sviluppano una grande attività digestiva, manifestando il loro classico appetito mai soddisfatto.

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“Così, per ottenere una buona digestione è necessario saper mangiare, per saper respirare dobbiamo saperlo fare; per questo si consiglia della ginnastica respiratoria, facendo più volte al giorno, e soprattutto alla mattina all’aria libera, respirazioni ben profonde per alcuni minuti, aspirando per il naso ed espellendo per la bocca.

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Aria pura: il miglior alimento

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“Dobbiamo cercare a tutte le ore l’aria pura, essendo questa l’alimento più preciso per conservare la nostra salute, dormendo tutto l’anno con le finestre aperte, e d’estate, se è possibile, sotto i pergolati, sotto gli alberi, coricati sopra la terra.

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“Tutte le persone e specialmente quelle che soffrono di malattie polmonari, devono seguire questi consigli senza preoccuparsi dell’aria fresca, che è più tonica di quella tiepida, poiché l’aria pura è il primo medicamento. (…)

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“L’alimento naturale è quanto ci offre la Natura in ogni ambiente e latitudine, nei vari periodi dell’anno, essendo la cosa più conveniente alla nostra struttura organica ed alle nostre necessità fisiologiche e potendosi mangiare allo stato in cui viene offerta dalla Natura stessa.

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“L’alimento naturale è tanto desiderato (in special modo dai bimbi, poiché in essi il flusso della Natura non è ancora svanito), e può essere mangiato allo stato naturale senza alcuna cottura o previa elaborazione.

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“Saper scegliere gli alimenti è indispensabile per conservare la salute, poiché è l’alimento ingerito che forma il nostro sangue, la cui qualità dipende dall’alimento stesso.

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“L’ordine naturale stabilisce che il regno minerale alimenta il vegetale, e quest’ultimo l’animale; per tanto risulta che, ingerendo sostanze minerali, come lo sono quasi tutti i prodotti farmaceutici e la maggioranza degli alimenti ora in commercio, vuol dire introdurre nell’organismo materie estranee che questo non può assimilare.

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“L’animale in piena libertà, con l’ausilio dell’istinto, cerca l’alimento che più gli conviene; però l’uomo, degenerando il suo istinto, crede di poter mangiare quanto gli piace senza altro limite che i propri capricci.

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“Come vedremo più avanti, la trasgressione a questo precetto della legge naturale, sarà la causa principale delle malattie e infermità dell’essere razionale.

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Un celebre biologo ha detto: “Con i suoi denti l’uomo scava la propria sepoltura”

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“Grandi savi come Cuvier, Slikyssen, Carrington, Lahmann, Cristian, ecc. dimostrano, senza alcun dubbio, che l’uomo è frugivoro, la sua costituzione organica deve essere alimentata con frutta e verdura. Lamarck, Darwin, Haeckel, ecc. comprovano l’analogia fisiologica dell’uomo con la scimmia che è frugivora e, questa, è una verità che non ha contraddittori.

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La cottura devitalizza i cibi

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“Come dice il dottor Amilcar De Souza, la pratica è superiore a tutte le teorie; lo dimostrano migliaia di indigeni che vivono nei boschi cibandosi solo di frutta. Facendosi cuoco, l’uomo si ammalò, cambiò la sua integrità biologica, abbreviò la sua esistenza.

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“Cibandosi di frutta e di verdura, le malattie acute e croniche non possono incontrare nel nostro corpo l’ambiente adeguato, in quanto la frutta e la verdura sono alimenti elaborati dalla Natura, poiché le piante, succhiando dalla terra l’acqua ed i minerali, li dosificano nei loro frutti, arricchendoli dell’essenza, coadiuvata dall’azione benefica del sole.

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“I vantaggi del regime frugivoro sono manifesti.

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Oltre ad evitare le malattie, sono il mezzo più sicuro per curarle. Oltre a questo benefico vantaggio, la persona che vive esclusivamente di frutta è dotata di un raziocinio mentale più chiaro e libero in quanto il sangue, immune da tossici, irriga con migliore succo le cellule nervose che servono a organo per le facoltà dello spirito.

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La carne degli animali non un alimento adatto per l’uomo

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“La carne degli animali non è stata destinata come alimento per l’uomo, perché più che alimento è un eccitante a causa dei tossici che possiede, fra i quali si annoverano la creatina, creatinina, cadaverina, ecc. ecc. che se iniettate in un coniglio anche in piccole proporzioni causano la morte fulminea.

 .

l’uomo non è carnivoro

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“Se per natura l’uomo fosse carnivoro, si sentirebbe attratto dalla carne cruda e la mangerebbe così; però, malgrado il degenerato istinto, inorridisce solo a pensarlo e cerca di trasformarla mediante l’azione del fuoco e l’arte della cucina, dandole altro aspetto ed altri gusti per renderla desiderabile ai sensi.

 .

“Con questo inganno, l’uomo va alterando le proprie funzioni vegetative, che non dipendono dalla volontà, e che così obbligate alla disarmonia organica ci condurranno alla malattia e all’infermità.

 .

 

Il dottor Amilcar De Souza dice con ragione: La menzogna più convenzionale della nostra civilizzazione è quella dell’alimento cotto, e soprattutto quella della carne.

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“Per terminare questo tema, ci domandiamo: Che cosa andiamo cercando nei prodotti cadaverici dell’animale, che questo non abbia preso dal vegetale? Se il bove forma e mantiene il suo corpo con le sostanze estratte dalla debole foglia d’erba, tanto meglio l’uomo potrà alimentarsi con le sostanze concentrate nella frutta e nelle sementi che, per un periodo da sei a nove mesi, accumulano energia solare, magnetica, elettrica ed altre qualità sconosciute estratte dalla terra e dall’atmosfera. (…)

 .

Mangiare poco e masticare bene

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“Per sobrietà si intende: mangiare poco, masticare bene, ingerire lentamente e all’ora opportuna. Mangiare eccessivamente è tanto pregiudiziale come ingerire alimenti non naturali perché, ingerendo eccessivo alimento, l’organo digerente aumenta il suo lavoro, congestionando così e aumentando la temperatura interna e producendo in tal modo fermentazioni malsane che sviluppano tossici che avvelenano il sangue.

 .

Non dobbiamo mangiare senza aver fame

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“L’uomo per natura è uno degli esseri più frugali del Creato perché non abbisogna di grandi quantità di alimenti. L’importante è saper approfittare di quello che si mangia perché, per l’economia dell’organismo, non è necessaria una grande quantità di alimenti, che lasciano residui che lo intossicano. Non dobbiamo mangiare senza aver fame: ciò varrebbe a dire, sforzare lo stomaco ed esporlo aduna cattiva digestione.”

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Ci pare che vi sia materia su cui meditare ed, eventualmente, da cui trarre spunto per adottare pratiche salutari, dalle quali non possiamo trarre che giovamento.

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Fonte: Arianna Editrice [scheda fonte] 

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Sebastiano.

 

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LA DOTTRINA TERMICA DELLA SALUTE di MANUEL LEZAETA ACHARAN


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LA SALUTE ALLA PORTATA DI TUTTI

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Manuel Lezaeta Acharan

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L’uomo è un animale a sangue caldo

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Il nostro corpo ha due rivestiture: la prima è l’esterna, ci isola dall’ambiente che ci circonda e si chiama «pelle», la seconda è l’interna, copre le cavità del nostro organismo e si denomina «mucosa». La salute ossia, la normalità funzionale del corpo, dipende dall’equilibrio termico fra pelle e mucosa. 

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L’uomo è un animale a sangue caldo, il cui calore allo stato di salute, è di 37 gradi centigradi .

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La circolazione sanguigna, risultato dell’attività nervosa, determina nel corpo la temperatura che sarà normale se il sangue circola uniformemente. L’alterazione circolatoria del fluido vitale, prodotta da uno squilibrio termico, origina e mantiene nell’organismo congestioni e anemie. 

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Scarsa irrigazione di sangue e squilibrio termico

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La temperatura sarà maggiore nella zona congestionata e minore in quella regione del corpo in cui la circolazione sanguigna è deficiente, perché la pletora di questa è il risultato di una maggiore attività nervosa, e la deficiente attività di questa energia determina invece la scarsa irrigazione di sangue.  

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Come rivela l’iride degli occhi, più accentuata è la congestione nelle viscere del corpo, più deficiente è la circolazione del sangue nella pelle, estremità e cervello. Questo è lo squilibrio termico che caratterizza lo stato di alterazione variabile della salute umana, qualsiasi siano i sintomi e le sue manifestazioni. 
Nella sua attività normale, l’organismo umano mantiene sempre una temperatura uniforme: 37 gradi centigradi , tanto sulla pelle quanto nelle mucose intestinali. Questa normalità termica è la conseguenza di una uniforme irrigazione sanguinea nei tessuti che vengono riscaldati dal calore dello stesso sangue. 

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Questo equilibrio termico, permettendo il normale funzionamento della macchina umana, è fonte di salute.

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Tutte le infermità costituiscono sempre uno squilibrio termico in grado variabile per l’aumento della temperatura interna del corpo, per congestione delle viscere con diminuzione del calore della pelle e delle estremità per deficiente irrigazione sanguinea. Questo squilibrio della temperatura, origina disturbi variabili alle funzioni organiche perché gli organi congestionati lavorano male per la sovrabbondanza del sangue, e così pure gli organi anemici alterano il loro lavoro, per scarsa irrigazione sanguinea. 

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Essendo la malattia una manifestazione del disordine funzionale dell’organismo per squilibrio termico, è sempre caratterizzata dalla febbre, non può quindi esistere un infermo senza febbre. Quando questa non è constatabile per mezzo del termometro applicato sotto l’ascella è perché si trova rifugiata nell’interno del corpo.

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Malattie acute e malattie croniche

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Nelle affezioni acute, la febbre, la cui origine è sempre nell’interno del ventre, si propaga a tutto l’organismo, manifestando reazioni salutari delle difese naturali, che procurano la purificazione organica. La febbre interna che non viene alla superficie del corpo, è caratteristica in tutti gli infermi cronici; essa rivela l’insufficiente difesa dell’organismo ed è causa di denutrizione ed intossicazione perché favorisce le putrefazioni intestinali. 

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Con la febbre alla superficie del corpo si manifesta la reazione salvatrice; invece con la febbre interna, che raffredda la pelle e le estremità del corpo, si denuncia la deficiente attività organica, vale a dire l’indebolimento dell’energia vitale del soggetto.

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L’uomo è l’unico essere del creato che vive squilibrando le temperature del corpo 

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In effetti il vestito inadeguato effemina(indebolisce) la pelle, e gli alimenti indigesti generano febbre nelle viscere. La pelle, continuamente sottratta al conflitto termico che l’atmosfera ci offre, si indebolisce progressivamente e si raffredda. Gli indumenti inadeguati, attorniano il corpo di un calore artificiale, risparmiandogli la necessità di produrre costantemente il proprio calore mediante l’attiva irrigazione sanguigna della pelle. D’altra parte, gli alimenti cotti ed indigesti, esigendo uno straordinario e prolungato sforzo digestivo, per reazione nervosa, congestionano le mucose e le pareti dello stomaco e degli intestini, aumentando la temperatura interna del corpo, alterando in tal maniera il calore della pelle e delle estremità.

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Congestione dell’apparato digerente a causa di alimenti inadeguati per essere digeriti

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Insisto! Il lavoro forzato e prolungato, che esige nello stomaco ed intestini l’elaborazione degli alimenti inadeguati, significa reazione nervosa e circolatoria che aumenta la temperatura interna del corpo a spese del calore stesso, per indebolimento delle attività della pelle, attorniato di un calore prestato da un vestiario che lo sottrae al conflitto che l’atmosfera offre a tutti gli esseri viventi. La febbre interna, che consuma la vita delle genti, ha origine in queste due cause: congestione dell’apparato digerente a causa dei continui sforzi giornalieri che esigono gli alimenti inadeguati per essere digeriti; indebolimento della pelle per mancanza del conflitto con gli agenti atmosferici dovuto all’inconveniente vestiario.

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Più debole è la temperatura della pelle, maggiore è il calore nelle mucose nell’interno del ventre

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L’indebolimento della pelle ricarica il lavoro delle mucose, ed è in queste che si dirigono le sostanze malsane non asportate dai pori per la deficiente irrigazione sanguinea della superficie del corpo. Forzate le mucose a realizzare un lavoro straordinario, per reazione nervosa e circolatoria si irritano e congestionano progressivamente producendo la febbre. Con quanto esposto, si spiega facilmente il perché dei raffreddori, dei catarri, delle polmoniti e di tutte le infiammazioni interne in generale.

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Il raffreddore è  uno squilibrio termico, caratterizzato da freddo esterno e febbre delle viscere

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Il raffreddore è precisamente un acuto squilibrio termico, caratterizzato da freddo esterno e febbre delle viscere. Il processo congestivo ed infiammatorio si accentua di preferenza negli organi più deboli per predisposizione personale e per mal regime di vita. Nel moribondo lo squilibrio termico arriva al suo massimo grado poiché, mentre il freddo si impossessa della sua pelle e delle sue estremità, la febbre lo consuma internamente come lo comprova il polso o l’infiammazione interna, che si riflette nell’iride degli occhi. 

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Come alla pelle anemica corrispondono mucose congestionate e febbricitanti, cosi l’attivo lavoro della pelle decongestiona, rinfresca e vitalizza le mucose che coprono le cavità interne del nostro corpo.
Malattie eruttive come la rosolia, il vaiolo, la scarlattina, ecc. ecc. sono destinate a purificare l’organismo che si trova allo stato di infermità cronica.

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Nella stessa misura in cui fiorisce il male sulla pelle, si scaricano le materie morbose all’interno del corpo. Al contrario, quando si soffocano le eruzioni della pelle, la materia perniciosa si dirige cercando un’uscita attraverso le mucose, producendo gravissime infiammazioni e congestioni nei tessuti polmonari, bronchiali, renali e nei sistemi circolatorio e nervoso. Con quanto ho detto, si spiega come le affezioni acute senza febbre esterna siano le più gravi e più difficoltose da curare.

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Relazione tra febbre interna e battiti del polso

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In infermi cronici, estremamente indeboliti la cui vitalità è consumata per intossicazione e per impotente sforzo difensivo della Natura incompresa, mutilata e soffocata con farmaci, è comune vedere che il termometro sotto il braccio accusa 35 gradi centigradi mentre la febbre interna è all’incirca sui 40 gradi e più e si manifesta, per la inusitata attività del cuore, con un polso di 120 battiti al minuto. 

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Come si vede in questo caso, e lo abbiamo comprovato una infinità di volte, il termometro serve solo per perturbare il criterio, in quanto si riferisce a febbre. Invece il polso è la guida più sicura per comprovare la temperatura normale o anormale del corpo umano, secondo la mia Dottrina, sempre che i nervi non siano addormentati per intossicazione intestinale o medicamentosa.

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Esiste una relazione stabile fra l’attività del cuore e la temperatura interna del corpo. Nello stato di riposo, in un adulto 70 pulsazioni al minuto corrispondono ad un calore pari a 37 gradi centigradi all’interno del ventre; 80 pulsazioni accusano temperatura sopra i 37° ½ ; 90 pulsazioni per minuto rivelano una febbre di 38 gradi; 100 pulsazioni corrispondono a 39 gradi di febbre, con 110 pulsazioni si aumenta a 39° ½ ; con 120 si hanno 40 gradi di febbre e, quando si aumenta i 120 battiti al minuto, si ha la certezza che il calore interno del corpo si è elevato sopra i 40 gradi. Man mano che la temperatura aumenta all’interno del ventre, accelera proporzionalmente l’attività del cuore, che si manifesta con un polso rapido sempre più, anche quando il termometro posto sotto l’ascella non registra calore normale.

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Il polso inferiore ai 70 battiti denuncia una debolezza nervosa dovuta ad intossicazione intestinale o medicamentosa

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Nei bambini appena nati, normalmente le pulsazioni arrivano fino a 150 battiti al minuto, a tre anni il numero normale è di 100 e a quattordici di 75, per ridursi a 70 a vent’anni. Passati i sessanta il polso accelera fino a 80 pulsazioni al minuto; ciò è dovuto all’aumento di calore interno del corpo per anemia della pelle degli anziani. 

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La febbre interna che, come abbiamo detto si origina per lo sforzo digerente che esige l’elaborazione degli alimenti inadeguati, si fa cronica per i comuni abusi che si commettono nell’alimentazione e perl’effeminamento della pelle. 

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Salvo una privilegiata costituzione organica, se costantemente per varie volte al giorno forziamo il lavoro dell’apparato digerente con alimenti indigesti, congestioneremo in forma permanente, più o meno grave, le mucose, pareti dello stomaco e gli intestini. I tessuti di questi organi si fanno spugnosi in grado variabile ritenendo maggiore quantità di sangue del normale, come rivela l’esame dell’iride degli occhi dell’infermo.

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Questo stato congestivo degli organi della digestione, eleva in loro la temperatura normale, poiché il sangue porta calore e la sua maggiore affluenza si traduce in aumento della temperatura interna con la diminuzione del calore della pelle e delle estremità del corpo. Rimane così spiegato lo squilibrio termico costituente lo stato dell’infermo, senza distinzione dei sintomi, come vedremo. Si spiega pure l’esistenza della febbre interna, che non viene rivelata dal termometro e che è caratteristica negli infermi cronici, ed inoltre la febbre esterna, propria delle affezioni acute.

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Febbre locale 

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Oltre alla febbre interna, che si origina e mantiene nell’intestino, si presenta generalmente negli infermi, una febbre locale nella zona o organo del corpo direttamente compromesso dal disordine generale, che inizia sempre nell’apparato digerente. Così, se si piantasse una spina in un dito, si noterebbe ben presto un’infiammazione locale con aumento della temperatura precisamente nel punto affetto. Fenomeno analogo si produce nella polmonite, nella nefrite, nell’appendicite, nel reumatismo acuto ecc. ecc. Il trattamento curativo dovrà quindi contemplare questi due aspetti dello squilibrio termico che permettono una immediata normalizzazione se si vuole ottenere una perfetta guarigione o, per meglio dire, un ritorno alla salute.

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Il freddo abituale alla pelle, piedi e mani denuncia febbre interna,

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con deficiente circolazione sanguigna nelle estremità e superficie del corpo; il sangue che manca in queste regioni, si trova stagnante all’interno dell’organismo, di preferenza nel ventre. In queste condizioni di squilibrio termico del corpo, le funzioni organiche si alterano fondamentalmente sempre più, rovinando la vitalità dell’infermo e portandolo infine alla morte per denutrizione ed intossicazione, a causa delle putrefazioni intestinali elaborate nel ventre febbricitante. 

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La febbre interna è il nemico che dobbiamo combattere in tutti gli infermi poiché solo con essa si dà vita al microbo

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Quindi teniamo presente che, con 37 gradi di calore nel corpo non vi è virulenza microbica, come spiegherò più avanti.

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tratto da “La Medicina Naturale alla portata di tutti” – di Manuel Lezaeta Acharan

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Fonte: http://www.disinformazione.it

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Sebastiano

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