CHE COSA E’ LA LEUCEMIA?


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STOP IGIENISTICO ALLA LEUCEMIA 

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Dr. Valdo Vaccaro

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LETTERA A VALDO VACCARO

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CHIARIMENTI SUI PERCHE’ DELLA LEUCEMIA

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Ciao Valdo, mi chiamo Francesco e vorrei sapere da te, quali sono le cause che determinano l’insorgere della leucemia. Chiedo pure se sia possibile curarla con una dieta tendenzialmente crudo-vegana. Grazie.

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RISPOSTA DI VALDO VACCARO

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MIDOLLO E MILZA, ORGANI COINVOLTI NELLA PRODUZIONE E NEL CONTROLLO DELLE CELLULE SANGUIGNE (GLOBULI ROSSI, GLOBULI BIANCHI E PIASTRINE)

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Ciao Francesco, parliamo intanto di midollo e milza.
La milza è un organo con diverse funzioni, come quella di distruggere i globuli rossi invecchiati. Una specie di spugna e di valvola di controllo, preposta al ricambio del plasma, al rinnovo dei globuli rossi, alla produzione di globuli bianchi e di piastrine, alla difesa contro gli agenti infettivi, alle reazioni immunitarie, alla riutilizzazione del ferro da cellule esauste, alla detossificazione da minerali pesanti.
Il tutto in stretta collaborazione col midollo osseo.

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E’ il midollo che produce tutte le cellule del sangue (globuli rossi, bianchi e piastrine) partendo sempre dal precursore che è la cellula staminale ematopoietica. Eppure, la medicina definisce la milza come organo asportabile e non indispensabile, solo perché si sopravvive anche senza di essa. Cose da chiodi. Si sopravvive sì, ma menomati. In realtà, non appena si toglie la milza, tutte le ghiandole linfoidi si ingrossano, dovendo esse sobbarcarsi tutto il lavoro della milza stessa.

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L’INGROSSAMENTO DELLA MILZA E’ UNA VERA IATTURA 

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La milza si trova in prossimità del rene sinistro, e si fa sentire se uno ha corso o faticato troppo rispetto alle sue possibilità, per cui si ingrossa e duole sul fianco sinistro in basso. La milza pesa mediamente 190 grammi. Il suo ingrossamento è una vera iattura. Può derivare da sforzi e da traumi fisici e psichici, ma può anche nascondere malattie come la malaria, la malattia di Hodkin (ingrossamento ghiandolare generalizzato), la febbre tifoide, la febbre paratiroidea, diverse forme di anemia, la tubercolosi ed anche la leucemia. Non a caso, le più importanti terapie contro la leucemia, hanno come primo obiettivo la riduzione del volume della milza e dei linfonodi ingrossati.

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CLAMOROSA GUARIGIONE DA LEUCEMIA

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L’importanza della milza si deduce con chiarezza da una testimonianza di guarigione raccontata da Manuel Lezaeta. Nel Settembre 1957, Alessandro Diaz Vog di 10 anni fu visitato dal prof R.E., specialista formatosi alla Harvard University di Boston. Dopo accurati e minuziosi esami il ragazzo fu dichiarato spacciato per leucemia o cancro del sangue. Gli venne dato al massimo 1 mese di vita, o 6 mesi mediante intense cure farmacologiche. Il ragazzo venne allora portato dal dr Taylor, insigne docente di ematologia all’Università di Chicago, ma anche lì ci fu la medesima diagnosi.

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IN QUINDICI GIORNI ALESSANDRO DIAZ GUARI’ PERFETTAMENTE

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Nel Novembre 1957, il padre di Alessandro, disperato, portò il ragazzino nello studio di Lezaeta a Santiago. Esaminata l’iride degli occhi, Lezaeta rilevò una presenza di sangue denso e alterato oltremisura, e quindi una situazione non esattamente disperata. Bastarono infatti 15 giorni per far sparire dal fluido vitale le cellule cancerose o immature. Bagni di vapore e di acqua fredda, cataplasmi di fango sul ventre a decongestionare l’intestino intasato, e una rigorosa alimentazione a base di frutta e insalate crude di stagione, accompagnate da noci e mandorle, produssero il “miracolo” di disintossicare e disinfiammare la milza.

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Sette mesi dopo, Alessandro venne riesaminato all’Ospedale J. Joaquin Aguirre di Santiago, e venne confermata la scomparsa totale delle cellule immature, nonché la decongestione della milza, che prima era stata definita “deformata ed infiammata gravemente”. Otto mesi dopo, senza alcun farmaco, non solo il ragazzo non era morto, ma risultava guarito perfettamente, e aveva recuperato i suoi colori e la sua grande voglia di vivere.

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PRECARIETA’  PERSISTENTE DELLE CURE MEDICHE

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Tornando ai tempi attuali, non è poi che la medicina abbia capito troppe cose in più e in meglio sulla leucemia, sul come e sul perché succede, e sulle terapie di contrasto. Prova ne è che ricorre ampiamente a trattamenti sintomatici mediante farmaci, oppure alla chirurgia, con asportazione della milza o con trapianto di midollo osseo.

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NON TASTABILE MASSA TUMORALE MA SFUGGENTE PROCESSO PROLIFERATIVO

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Cos’è dunque la leucemia? Viene definita come tumore delle cellule sanguigne. Non tumore caratterizzato da una massa tumorale tastabile, trattabile o asportabile, ma da una proliferazione incontrollata di linfociti (globuli bianchi) che invadono tessuti e organi. Trattare un corpo estraneo è un conto, bene o male lo si fa, ma trattare qualcosa che si chiama proliferazione significa mandare i chirurghi in catalessi. Tiri via al chirurgo il bisturi, lo metti davvero in crisi.

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SINTOMI E CAUSE DI LEUCEMIA

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Quali i sintomi? Astenia o grave debolezza organica, anemia, tendenza alle emorragie, ecchimosi, sanguinamento gengive, febbre bassa ma persistente. Quali le cause? Esposizione al benzene, ai pesticidi, ai raggi X, al fumo attivo e passivo, ai metalli pesanti, ai cibi stracotti, all’acrilammide, ai farmaci antitumorali, alle radiazioni (anche di uranio impoverito).

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COS’E’ DUNQUE LA LEUCEMIA

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Le cellule normali che si trovano nel sangue di una persona sana (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) prendono origine da cellule immature dette anche staminali, prodotte dal midollo osseo.
Nelle persone affette da leucemia vi è una produzione incontrollata di queste cellule. Una produzione esagerata che interferisce con la crescita e lo sviluppo delle normali cellule del sangue. In pratica, siamo di fronte a una malattia che colpisce le cellule del midollo osseo, progenitrici dei globuli bianchi o leucociti, caratterizzata da gravi alterazioni dei meccanismi che regolano i processi di sintesi e di maturazione cellulare. Le cellule immature si sviluppano cioè in modo troppo rapido ed invasivo, sostituendosi a quelle normali e tendendo a invadere milza, fegato e sistema nervoso centrale.

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I VARI TIPI DI LEUCEMIA

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Quando una delle forme immature (cellule allo stadio intermedio) inizia a riprodursi in modo incontrollato, si ha leucemia.I leucociti in circolazione sono di tipo T (da timo, avendo essi luogo di maturazione nel timo) di tipo B (da Bursa, con riferimento alla borsa di Fabrizio scoperta negli uccelli dal fisiologo veneto Fabrici d’Acquapendente (1533-1619), e di tipo NK (natural killers, nostri linfociti ancestrali). Mentre i T maturano nel timo, i B e i NK maturano nel midollo.

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Ci sono poi i granulociti (neutrofili, eosinofili e basofili) e i monociti (che si trasformano in macrofagi o spazzini). I linfociti T e B hanno un progenitore linfoide, mentre granulociti e monociti hanno un progenitore mieloide. Quando il tumore colpisce i precursori intermedi di T e B, siamo in presenza di leucemia linfoblastica, linfatica o linfoide. Negli altri casi si ha invece leucemia mieloide (mieloblastica, mielocitica, granulocitica).

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C’ENTRANO ANCHE I TRAUMI EMOTIVI, MA LA FORMULA RISOLUTIVA RESTA QUELLA IGIENISTICA

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La Nuova Medicina Germanica del dr Hamer contesta di sana pianta le tecniche mediche usate per la leucemia, e riconduce tutte le forme di tumore sanguigno a fatti di tipo traumatico-emotivo.
L’igienismo contesta entrambe le scuole e dimostra che con l’adozione di una dieta crudista vegana rigorosa, e con precise scelte comportamentali, si sconfigge la leucemia, come nel caso citato di Lezaeta.

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LA LEUCOCITOSI DIGESTIVA

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A pensarla bene, gli esperimenti di Paul Kouchakoff dovrebbero già essere di per sé illuminanti.
Le leucocitosi digestive che scattano regolarmente ad ogni pasto grasso-proteico, ad ogni pasto carneo, ad ogni pasto cotto, non sono forse delle prove di trasmissione, ovvero degli assaggi leucemici?
Leucosizza oggi e leucosizza domani, midollo e milza finiscono per apprendere a memoria il giochino, e magari imparano anche ad abituarsi e ad affezionarsene.

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Chi mangia in stile vegano e crudista tendenziale, non sa nemmeno cosa sia la leucocitosi digestiva, e parte con 6-7000 leucociti per mmc di sangue prima di pranzo, per terminare con 6-7000 in fase post-digestiva, in perfetta linea con le esigenze di una digestione virtuosa e temperata. Chi si abbuffa di proteine animali parte con 6-7000 e si ritrova con 22000 leucociti per mmc a fine pranzo, una vera e propria emergenza patologica, con tanto di accelerazione cardiaca, di surriscaldamento intestinale e di batterosi putrefattiva.

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COME PROCEDERE

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La procedura è semplice e si parte con uno stop totale ai farmaci (immediato o progressivo a seconda dei casi), un digiuno totale di 3 giorni (acqua leggera a volontà), seguito da 2 giorni di dieta crudista o a base di centrifugati di carote-sedano-ananas, e quindi da adozione in pianta stabile di una dieta vegana tendenzialmente crudista. Alcune piante tipo il tarassaco, il crescione, le ortiche, le punte di millefoglio, sono preziose nel ridare vigore al midollo spinale.

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Ma in realtà, la guarigione avviene sempre in modo globale e non a compartimenti stagni. E’ sempre il sistema immunitario a condurre la danza. Mangiamo vegano, sgrassiamo il sangue, disinfiammiamo l’intero sistema, e la proliferazione leucemica si sgonfierà senza tanti preamboli.

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LA LEUCEMIA E’ RARA TRA I VEGETARIANI, ED E’ SCONOSCIUTA TRA I VEGANI

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E’ risaputo comunque che la leucemia è rarissima tra i vegani, e ancor di più tra i vegani-crudisti.
Ed è risaputo che, adottando una dieta vegana, carica di succhi rivitalizzanti, rigorosamente priva di grassi e di proteine animali, il leucemico si riprende velocemente e con notevole facilità. La leucemia, al pari di molte altre patologie gravi, è una perdita di equilibrio conseguente all’impurità del sangue oltre i livelli di guardia. Importantissimo ridare funzione agli organi detossificanti ed emuntori, migliorando la respirazione polmonare e la traspirazione cutanea, migliorando le digestioni mediante dieta vegana.

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LE OVVIE DIFFICOLTA’ DELLA SCELTA MEDICO-SINTOMATICA

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Ma se è così facile vincere la leucemia, come mai la medicina ufficiale la mette sempre sul lato grave, tragico e pessimistico? Viene naturale porsi una domanda del genere. Rispondo subito. Per guarire esiste un passo indispensabile, una mossa vincente dalla quale non si può prescindere, ed è quella della detossificazione rigorosa del sangue, mediante ovvia scelta vegano-crudista. Siccome la medicina esclude categoricamente tale metodologia, e anzi punta ad ulteriori addensamenti sanguigni, mediante farmaci apportatori di altri veleni e di altre acidificazioni, è ovvio che tutte le patologie acquisiscano per i medici aspetti gravi ed inquietanti.

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Valdo Vaccaro (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)

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PUBBLICATO DA VALDO VACCARO   http://valdovaccaro.blogspot.it/

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EMBOLIA POLMONARE E MALATTIE CARDIOCIRCOLATORIE


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EMBOLIA POLMONARE E DIVIETO DI VERDURA A FOGLIA

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LETTERA A VALDO VACCARO

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SENTO LA DIFFERENZA E I PROGRESSI

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Salve Valdo! Volevo augurare buone feste a lei e alla sua famiglia e ringraziarla per i consigli sempre preziosi. Li seguo da circa 1 anno tra alti e bassi, ma sento la differenza. Dico tra alti e bassi perché la vita è molto caotica per chi ha figli e lavora, ma già ho fatto progressi e cercherò sempre di migliorare.

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EMBOLIA PROVOCATA DA UN COAGULO DI SANGUE

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Ora le volevo chiedere di scrivere qualcosa per una persona a me cara che è stata recentemente colpita da embolia polmonare. In ospedale le hanno detto che l’embolia è stata provocata da un problema di coagulazione del sangue di tipo genetico.

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NESSUN REGIME MA UN DIVIETO PER LE VERDURE A FOGLIA

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La cosa che più mi ha stupito è che non le è stato prescritto nessun regime alimentare particolare, se non evitare verdure “a foglia” perché conterrebbero una sostanza che modifica la fluidità del sangue. La ringrazio se vorrà rispondermi e le mando tanti cari saluti. Chiara.

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RISPOSTA DI VALDO VACCARO

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DEFINIZIONE DI EMBOLIA

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Chiamasi embolia l’occlusione di un vaso sanguigno per opera di corpi estranei tipo un coagulo sanguigno, un frammento di tessuto osseo, un corpuscolo adiposo, una bolla gassosa, un tessuto neoplastico. Le conseguenze possono essere più o meno gravi a seconda di dove l’embolo è localizzato.

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INFIAMMAZIONI (FLEBITI) e DILATAZIONI (VARICI) A CARICO DELLE VENE

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Le vene e le arterie sono vasi, ossia formazioni tubulari, deputate al trasporto del sangue circolante nel corpo. Nelle vene passa il sangue venoso, cioè quello carico di residui del consumo organico. Le vene sono più inclini ad ammalarsi rispetto alle arterie, che hanno il vantaggio di essere a contatto con un sangue più puro.
Le malattie delle vene sono le infiammazioni venali (flebiti) e le dilatazioni delle vene (varici), Altre malattie sono le formazioni di trombi (trombosi), di emboli (embolie) e di infarti.

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PELLE CHE NON TRASPIRA E CORPO CHE NON SI MUOVE

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Tutte queste malattie sono dovute all’impurità del sangue per cronici disturbi digestivi e per le complicazioni causate dai farmaci, oltre che per una deficiente eliminazione da parte della pelle, mantenuta inattiva dalla vita sedentaria e dalla scarsa esposizione all’aria e al sole.

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OBIETTIVO NUMERO UNO E’ LA DEPURAZIONE DEL SANGUE

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Per prevenire le embolie si possono somministrare sostanze aventi la funzione di depurare il sangue, e dunque di evitare la formazione degli emboli. Esse sono la cipolla, la cicoria, la piantaggine, la borragine e la bardana, ottime verdure sia per normale alimentazione che per la preparazione di decotti.

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Chiaro poi che il regno vegetale offre una caterva di piante utili e operanti nella stessa direzione.
Carciofi, cardi, finocchi, cavoli, crescione, aloe, porri, sono tutti carichi di sostanze amiche.

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IL RICORSO A BAGNI DECONGESTIONANTI

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L’obiettivo in ogni caso rimane quello di purificare il sangue, provocando l’eliminazione delle sostanze estranee. Idroterapia e fangoterapia possono dare una mano nel senso che migliorano la circolazione. Due o tre bagni giornalieri di 10 minuti cadauno alla zona basso-ventrale, dove il sangue tende costantemente a confluire, a concentrarsi e a surriscaldarsi, servono a decongestionare l’area e a farlo circolare nelle zone periferiche.

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IL RUOLO FONDAMENTALE DELLA CLOROFILLA

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L’obiettivo maggiore è quello di formare sangue puro mediante ottime digestioni in serie.
Cos’è che garantisce ottime digestioni se non la dieta a base di frutta e di verdure crude?
L’ossigenazione del sangue del sangue si otterrà respirando aria pura profondamente, sia di giorno che di notte (tenere sempre la finestra leggermente socchiusa). Ovvio che ci vorranno anche le carote, le rape, le bietole, le patate e si semini. Ovvio che ci vorranno anche le mandorle, le noci e i pinoli. Ma a giocare un ruolo fondamentale rimane una sostanza verde chiamata clorofilla.

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AGLI ANTIPODI DELLA VERITA’ E DELLA SALUTE

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La sola cosa che ha saputo dire il medico è stata quella di evitare assolutamente le verdure a foglia verde. Ha pronunciato laconicamente una sola cosa e si è trattato di una cosa sbagliata! Nessuno si sorprenda o si sbalordisca di questo. Quel medico ha risposto con coerenza e secondo i suoi schemi mentali e professionali. Quegli schemi che collocano oggi la medicina agli antipodi della verità e della salute.

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Valdo Vaccaro

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PUBBLICATO DA VALDO VACCARO su   

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http://valdovaccaro.blogspot.it

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IL FABBISOGNO PROTEICO GIORNALIERO


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QUANTO E’ IL REALE FABBISOGNO PROTEICO GIORNALIERO?

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PROTEINE ANIMALI?

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Entriamo in un campo in cui si scontrano due diversi modi di alimentazione e nutrizione. L’Igiene Naturale, o Igienismo, porta avanti una metodologia nutrizionale prettamente salutistisca basata sui nutrienti vivi che esistono in natura, tipo frutta, verdura, legumi, cereali, frutta a guscio, etc., rivolta alla salvaguardia della salute dell’uomo.  Poi tutte le diverse sigle mondiali ed europee (FDA, OMS, FAO, etc.) preposte al controllo ed alla salvaguardia della salute dei popoli, che portano avanti metodologie totalmente opposte basate su alimentazione innaturale  basata su proteine animali, come carni, pesce, latte, uova, formaggi, etc., e su integratori a base di proteine e vitamine.  

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IL FABBISOGNO PROTEICO GIORNALIERO secondo l’ANHS (American Natural Hygiene Society)

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La quota ideale di apporto proteico rimane quella in auge nella ANHS (American Natural Hygiene Society)  fissata da oltre 100 anni. Sarebbe a dire che  il fabbisogno proteico che l’Igiene Naturale dichiara da sempre, è tra gli 11 e i 25 grammi al giorno (11 per l’infante in crescita, 25 per l’adulto in mantenimento). Su questo argomento i medici dell’ANHS hanno sempre avuto le idee chiare.   L’Igiene Naturale è un movimento salutistico sorto negli Stati Uniti, che persegue la salute dell’uomo in maniera naturale senza uso di farmaci, bisturi, integratori o altri tipi di terapie. L’Igiene Naturale, detta in poche parole, si propone di mettere il nostro corpo nelle migliori condizioni per autoguarirsi.

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La FDA,Food and Drug Administration

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La FDA,Food and Drug Administration (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, abbreviato inFDA), è l’ente governativo Statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. Esso dipende dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti. L’FDA ha come scopo la protezione della salute dei cittadini attraverso regolamenti che controllino la messa sul mercato dei prodotti che sono sotto la sua giurisdizione, tra cui i farmaci, gli alimenti, gli integratori alimentari e gli additivi alimentari, i mangimi e farmaci veterinari, le attrezzature mediche, il sangue e gli emoderivati per trasfusioni e i cosmetici.

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Tra gli strumenti di controllo sono previsti sia valutazioni prima della messa sul mercato che il monitoraggio post-commercializzazione. È presieduta da un Commissario che viene nominato dal Presidente degli Stati Uniti d’America e confermato dal Senato. L’attuale Commissario è Margaret A. Hamburg. Tutto sa di legale e di scientifico, vero?

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Il curriculum proteico della FDA

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“Negli anni ’70, la filomacellaia e filocasara FDA predicava 300 grammi al giorno di proteine nobili (bistecche a colazione, pranzo, merenda e cena), scandalizzando persino i medici più retrogradi e corrotti.

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Negli anni ’80, la FDA fu spinta a più miti consigli e predicò 250 grammi al giorno.

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Negli anni ’90, sempre sotto pressione, calò a 200.

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Nel 2000, spaventata dall’esperimento di Cambridge, ritoccò a 150.

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Nel 2005, fu sollecitata al livello 100.

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Oggi, tra improperi, moccoli, minacce e recriminazioni, mastica amaro sul livello 75, che è ancora decisamente troppo alto, visto che l’acidificazione del sangue umano scatta già al livello 30-35″.(Valdo Vaccaro).

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Da che parte sta la Scienza? Come si fa a ritoccare le proprie dimostrazioni scientifiche così tante volte  in pochi anni? O forse non erano per niente dimostrazioni scientifiche?

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E’ caduto il mito FDA sulla quantità proteica, portata con imbarazzante pena dai 300 ai 75 grammi al giorno. 

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Un’altra domanda che viene posta è questa:

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“E chi lo dice che il corpo va in acidificazione se se si assumono oltre 30/35 gr. di proteine al giorno?”

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Chi potrebbe dirlo? Chi ha le credenziali per stabilire questa verità? Non certo le sigle ( FDA, OMS, FAO, etc.) sopracitate, nettamente schierate a favore delle proteine animali, degli allevatori, dei macelli, dei formaggi e latticini, ma che hanno dimostrato di non avere le idee molto chiare riguardo alle proteine animali, visto dagli anni  ’70 ad oggi, queste benemerite società preposte alla nostra salute, hanno cambiato le loro convinzioni scientifiche 5 volte negli ultimi 40 anni. Significa che 40  anni fà si potevano ingoiare tranquillamente 300 gr. di proteine al giorno senza problemi collaterali, mentre oggi sono sufficienti 75 gr. giornalieri. E che fine hanno fatto gli altri 225 gr. ? Alla faccia della Scienza. Perchè questa è la Scienza Medica che sorveglia sulla nostra salute.

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Ribadiamo brevemente che non esistono diete con carenze proteiche, nemmeno quelle dei più stretti vegani. La frutta, i legumi, i cereali ed i frutti a guscio sono pieni di proteine veramente nobili, non come quelle animali, o quelle sintetiche  degli integratori.

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Ma una domanda rimane: Cosa ne sarà delle proteine assunte in eccesso?

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Acidificazione del sangue da eccesso di proteine

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Il nostro corpo non fa una magazzino delle proteine in eccesso, come avviene per le calorie, ma una parte vengono consumate in energia, mentre un’altra parte diventano pericolose sostanze di scarto che vanno eliminate principalmente attraverso i reni, andando quindi ad affaticare giornalmente il nostro apparato renale. Questa quantità di azoto rilasciata dalle proteine inutilizzabili è quella che provoca l’acidificazione del sangue. Questo secondo  i medici dell’ANHS .

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Termino con una citazione del fondatore dell’Omotossicologia 

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Il punto di vista dell’Omotossicologia 

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Secondo l’insegnamento di H.H. Reckeweg, fondatore della Omotossicologia, tutti quei processi, quadri clinici e manifestazioni che noi chiamiamo malattie sono espressione della lotta dell’organismo contro tossine per renderle innocue e poi espellerle.

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L’organismo può vincere o perdere questa battaglia, in ogni caso quei processi che noi chiamiamo malattie non sono altro che utili funzioni biologiche, tendenti alla difesa contro i veleni, finalizzate cioè alla disintossicazione naturale. L’organismo cerca comunque e sempre di compensare i danni che ha subito e che non è riuscito nel frattempo ad eliminare.

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La probabile causa di tutte le malattie 

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Praticamente tutti dolori, le patologie e la distruzione delle cellule è dovuta ad un eccesso di acidità del sangue, dovuta all’assunzione di una quantità troppo elevata di proteine, specialmente quelle dei prodotti animali (carne, pesce, pollame, salumi e formaggio).

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Puoi leggere tutto l’articolo sull’argomento al seguente link: http://www.procaduceo.org/it_schede/osteoart/acid_organ.htm

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Sebastiano.

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PROTEINOMANIA E REALE FABBISOGNO PROTEICO GIORNALIERO


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ENORMI BENEFICI SU TUTTI I FRONTI,
CON TANTA FRUTTA E POCHE PROTEINE

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LETTERA A VALDO VACCARO

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Sia io che la mia famiglia siamo molto contenti del cambiamento operato

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Gentilissimo Valdo, mi chiamo Giusy e scrivo da Udine. Io e la mia famiglia abbiamo letto il suo libro sull’Alimentazione Naturale e già da un paio di mesi ci stiamo attenendo alle sue indicazioni, con enormi benefici su tutti i fronti. Mio padre avrebbe una domanda per lei e ci farebbe molto piacere, con i suoi tempi, avere una risposta al nostro dubbio.

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Chiarimenti sugli aminoacidi e sulle combinazioni alimentari

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Ci piacerebbe avere delle possibili combinazioni alimentari (frutta con frutta e verdura con verdura) di cibi contenenti tutti i 23 aminoacidi (compresi i 9 essenziali). Esempio la carota contiene 8 aminoacidi essenziali ma ne manca uno per poter avere una proteina e quindi poter usufruire di una buona alimentazione proteica. Con quale altra verdura posso abbinarla per avere l’aminoacido mancante?

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Chiarimenti sulle associazioni e sulle incompatibilità dei vari frutti

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Vorrei avere le informazioni anche per le associazioni della frutta. Inoltre, cosa ne pensa dei legumi come alimentazione proteica? Io, al contrario degli altri membri della famiglia, non amo mescolare troppo gli alimenti, per cui amo mangiare ad esempio un solo alimento a pasto (mele, pomodori). Secondo lei è troppo poco e squilibrato mangiare così? Nell’attesa di una sua risposta le invio fin d’ora un grazie di cuore e i nostri più cordiali saluti.

Giusy e famiglia

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RISPOSTA di Valdo Vaccaro

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La cultura nutrizionistica medica usa linguaggi e concetti non condivisi

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Ciao Giusy, dal tipo di domande che mi avete posto deduco che non abbiate letto le mie tesine che si trovano sul http://www.valdovaccaro.blogspot.com , dove parlo spesso delle proteine, tipo Alla ricerca spasmodica della proteina, del 15/8/09 e Il fabbisogno proteico giornaliero, del 13/7/10.
Siccome siete di Udine, spero di avere la possibilità di incontrarvi e di chiarire al meglio la questione, e questo lo faremo alla prima occasione. State parlando con un igienista, ma lo fate col linguaggio e con le problematiche falsate della cultura nutrizionistica medica.

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La cultura medica è caratterizzata da proteinomania acuta ed irreversibile

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Perché mai mi parlate di proteine, ovvero delle sostanze meno importanti per il corpo umano, ed invece non mi chiedete dove trovare un buon rifornimento di acqua biologica strutturata (che altro non è se non il succo di frutta fresco oppure il centrifugato fresco di tuberi e sedani)?

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Tra l’altro, la stragrande maggioranza delle malattie che affliggono l’umanità odierna sono originate da eccesso di proteine, mentre la carenza proteica non esiste sul pianeta Terra.

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Neanche volendolo, si riesce a impostare una dieta dichiaratamente carente in proteine.

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La prima regola della nutrizione è quella di non acidificare il sangue

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Servono più o meno 25 grammi di proteine al giorno, quota che si raggiunge agevolmente con qualsiasi dieta vegana o fruttariana. Se superiamo i 30 grammi, andiamo in zona proibita ovvero in acidificazione del sangue.

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Esistono diete carenti di vitamine o di minerali, diete carenti di calorie, ma mai diete carenti di proteine.

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Come mai questi incredibili strafalcioni nel nutrizionismo medico? Perché ogni medico, scemo o intelligente che sia, deve seguire i fallaci dogmi imposti dalla FDA e dall’OMS.

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Uno dei migliori medici in circolazione, il dr Giuseppe Nacci di Trieste, la sa lunga

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E’ normale constatazione medica che, negli adulti, un’alimentazione a basso tenore proteico, o addirittura priva dei 9 aminoacidi essenziali, sia correlata ad assenza di malattie cronico-degenerative e, quindi, ad una più lunga aspettativa di vita. Questa frase non arriva da Herbert Shelton o da Arnold Ehret, ma dall’eccellente medico italiano dr. Giuseppe Nacci (“Diventa medico di te stesso!”, Editoriale Programma).

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Ad ogni buon conto, è stato scoperto in questi ultimi anni, che in realtà gli aminoacidi cosiddetti essenziali (che il corpo non sarebbe in grado di fabbricare), non sono 9 ma soltanto 2, e sono la lisina e la treonina, che si trovano poi abbondanti nei legumi (fagioli, piselli, soia, lenticchie, ceci, fave, arachidi, lupini).

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L’errore più comune è quello di andare alla ricerca della proteina

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Adottare il sistema vegano-crudista nell’ambito di una scelta igienistico-naturale, non significa affatto andare alla ricerca di proteine o di un sostituto per le carni e i formaggi, che caratterizzavano la nostra dieta precedente. La carne non era e non è il nostro cibo, e non va dunque sostituita con delle proteine, ma soltanto con tanta frutta. Il latte non era e non è il nostro cibo, e non va dunque sostituito con altre proteine, ma soltanto con tanta frutta e tanta verdura possibilmente allo stato naturale (non cotto e non lavorato).

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Impariamo a vivere da un animale saggio e paziente come la mucca

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Ribadisco anche a voi che il corpo umano non è un lego. Non funziona per sostituzione pezzi, ma per trasformazione continua delle sostanze. Proteina non fa proteina, latte non fa latte, fegato non fa fegato, come ci insegna la paziente mucca, che dall’umile filo d’erba ricava il suo latte e i suoi muscoli, ed ogni cosa necessaria a sostenere la pesante prigionia, nonchè la maternità impostagli dai bipedi.

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La proteinomania umana è un difetto culturale che ha quasi dell’incurabile

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Fatto sta che il corpo umano si fabbrica da sè tutte le proteine partendo addirittura dal fruttosio della frutta, per cui le proteine esterne immesse direttamente nel sistema, in funzione cibaria, rappresentano non un apporto proteico ma un disvalore, in quanto costringono il corpo a spendere molta energia nella disgregazione delle proteine stesse in aminoacidi.

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Le proteine animali hanno poi gravi difetti aggiuntivi

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Questo vale particolarmente per le proteine animali le quali, oltre che essere materiale proteico e dunque pesante, da disgregare chimicamente in assimilabile aminoacido, hanno anche altri difetti fondamentali, come l’eccesso di B12 e la penuria di C, l’eccesso di grassi saturi e la penuria di fibre, l’eccesso di ammoniaca e la grave penuria di acqua biologica, la presenza di diverse sostanze incompatibili col corpo umano e quindi ammalanti e cancerogene per il medesimo (cadaverina, ptomaine, putrescina, scatolo, indolo e fenolo, ecc).

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Il monito divino contro la carne si riscontra clamorosamente nell’acido urico

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Se pensiamo poi che un kg di carne (o di pesce) contiene una incredibile percentuale di acido urico (28 grammi rappresentano infatti una enormità), mentre il creatore ci ha ammoniti fin dall’inizio di non mangiare carne e pesce, non fornendoci nemmeno un milligrammo di enzima uricasi adatto alla disgregazione di tale micidiale acido (quando a cani e gatti ne ha dato in abbondanza), comprendiamo la gravità della disobbedienza e della trasgressione umana.

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Le proteine vegetali stanno in modo bilanciato in ogni pianta e in ogni frutto

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Con le proteine vegetali, che si trovano in ogni pianta a livelli minimi ed assimilabili, il discorso è assai diverso, visto che nei vegetali la natura ha inserito fibre e acqua biologica in abbondanza, enzimi e micro-nutrimenti bilanciati, anch’essi in abbondanza.

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Persino una fetta di anguria ha la sua bella e valida quota di proteine, per cui uno che si alimenti di sola anguria da mattina a sera non andrebbe mai in crisi proteica, ma solo in crisi calorica perché non ne mette dentro abbastanza, in quanto dovrebbe mangiarne circa 2 chili e mezzo, di anguria netta senza la buccia, per raggiungere i 25 grammi totali della quota media giornaliera di proteine.

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Sia le proteine che i minerali di traccia, e le vitamine di traccia (tipo la B9 o acido folico, e la B12 o cobalamina), stanno dappertutto ci sia un filo di vita, e quindi in ogni foglia e in ogni stelo d’erba, anche se in quantità strumentalmente non rilevabili.

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Ma l’uomo continua a credere più ai suoi imprecisi apparecchi di misura, che alla saggezza del creato.

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Tuberi, radici, semi e frutta da guscio, ci garantiscono il massimo apporto proteico

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Per non dire della carota, dei tuberi e delle radici in genere, alimenti ricchi di proteine e di acqua biologica, di ormoni vegetali, incluse insuline e inuline (essenziali ed innocue per i diabetici), di vitamine e soprattutto di minerali.
Esistono poi nel mondo vegetale prodotti ricchissimi di proteine concentrate, e ci riferiamo a tutti i cereali, ai semi e alla frutta da guscio, nonché ai legumi, dove il frutto edule è nel contempo il seme della pianta stessa.

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I prodotti di origine animale rappresentano il fattore numero uno di malattia per l’umanità

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Con una minima quota giornaliera di questi prodotti naturali, consumati il più possibile allo stato crudo, o al massimo con cotture intelligenti, cioè conservative ed abbreviate, l’essere umano si nutre alla perfezione e non rovina la sua salute e il suo benessere, come succede invariabilmente alimentandosi coi prodotti di origine animale, intasanti, acidificanti, putrescenti e causatori di radicali liberi.

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Le combinazioni degli alimenti sono legatissime ai tempi di digestione

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Veniamo alle combinazioni degli alimenti. Per capire le varie compatibilità, l’indice di coesistenza, l’ordine di precedenza tra una sostanza e l’altra, occorre considerare le caratteristiche chimiche ed organolettiche di un prodotto, e soprattutto i suoi tempi di digestione.

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I tempi digestivi-assimilativi-espulsivi sono facili da intendere, ed è da lì che, con semplice buon senso, possiamo capire come comportarci. Non prendiamo nemmeno in considerazione le proteine animali, visto che esse restano nel corpo come residui degenerati per 2-3 giorni interi, se non di più, per cui sono materiale scartato in partenza.

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Meloni e angurie lontano da tutto il resto, o al massimo usabili come apertura del pasto, lasciando passare mezz’ora prima di partire col piatto di insalata cruda

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La frutta è velocissima da digerire, e l’anguria è la numero uno, a condizione di essere fresca e sana, e consumata a stomaco vuoto, senza mescole con nessun’altra sostanza.
Folle è chi mette l’anguria a tavola, soprattutto a fine pasto.
Stessa cosa per il melone. Vietato anche l’uso di cucurbitacee nella macedonia (la stessa macedonia di frutta è piatto da evitare in linea generale).

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In mezz’ora di tempo le sostanze della frutta si ritrovano nel nostro sangue

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Tutta la frutta acidognola (agrumi), acquosa e dolce, viene digerita ed assimilata assai velocemente se consumata in modo corretto, vale a dire sempre a stomaco vuoto e senza troppe associazioni tra i vari frutti. Nel giro di mezz’ora le sue preziose sostanze ce le ritroviamo già nel sangue, a costo digestivo zero.

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Mele, ananas e papaie hanno la speciale caratteristica di possedere enzimi anti fermentanti, per cui, in quote modeste, possono essere consumate prima, durante e dopo un pranzo senza mandare il tutto in fermentazione alcolica, come succederebbe con gli altri frutti.

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Frutti non dolci, verdure da taglio e verdure amidacee

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I frutti non dolci da orto, tipo pomodori, cetrioli, zucchine, peperoni, finocchi, carciofi, vanno considerati alla stregua dei frutti normali, anche se la loro velocità di digestione è in genere leggermente minore.

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Le verdure a foglia si dividono in verdure da taglio (radicchi, valeriane, lattughe, tarassaco) e in verdure amidacee (vedi le crucifere, ossia cavoli, cavolfiori, verze, broccoli, cavolini di Bruxelles).

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Nelle combinazioni, il crudo va mangiato sempre prima del cotto, perché va giù più veloce grazie ai micronutrienti intatti e agli enzimi non disattivati.

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Le verdure fresche, prese in apertura, si combinano bene con qualsiasi cibo (non con la frutta)

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Le verdure tutte si combinano bene con cibi amidacei e con cibi proteici, e non con la frutta. E’ consigliato iniziare i pasti tradizionali di pranzo delle 13 e cena delle 19 (che nella mia versione ho alleggerito e ridotto a pasti non più principali e pesanti, ma ad autentici spuntini), con un bel primo piatto di insalata da taglio, più dei ravanelli o della rucola, più dei germogli e un quarto di avocado, oltre che olio vegetale da spremitura a freddo, più spruzzata di limone o spruzzatina di aceto balsamico. La verdura si può accompagnare con del buon pane integrale stile multi-cereali.

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Una vasta gamma di scelte per i secondi

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Per i secondi piatti, optare preferibilmente per le pietanze crude tipo il gazpacho spagnolo, arricchito con crocchette di pane integrate o con crostini di mais.

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La seconda scelta sarà per cibi cotti al minimo tipo patate con la buccia, patate dolci con la buccia, melanzane alla piastra o alla parmigiana, zucca, cipolle, peperoni, melanzane, asparagi, funghi.

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La terza scelta, ai limiti, sarà per cibi cotti tipo il mais fresco nel cartoccio, i vari cereali con piselli o fagioli o fave o lenticchie, la pasta integrale al dente (con pomodoro crudo o con cavolfiore o altre verdure), la pizzetta alle verdure fresche.

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Chiusura di pranzo e cena con mandorle e altra frutta da guscio

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Per la portata finale si va su una semplice manciata di frutta secca, tipo mandorle, noci, nocciole, pinoli, pistacchi, anacardi, o anche carrube.

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Qualche crocchetta secca di pane integrale o di cruschini o di crostino di mais, si può anche prendere quando ci fosse dell’appetito residuo o della semplice voglia di masticare ancora qualcosa.

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Mai nessuna bevanda a pranzo e cena, per non diluire i succhi gastrici ed allungare i tempi della digestione.
Al massimo, metà bicchiere d’acqua naturale.
Vietatissimi il caffè e il the (dopantoi e carichi di acido urico), nonché i cosiddetti digestivi.

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Acqua e vino lontano dai pasti

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Chi mangia correttamente beve anche correttamente, cioè non beve affatto, se non per motivi di reale emergenza, tipo grandi sudate o cose del genere. In ogni caso, chi ama il vino alla follia lo può sorseggiare (a pochi bicchierini, si intende, e non a bicchieri) lontano dai pasti. Chi ha sete residua e vuole farsi la bevuta d’acqua, lo faccia anche lui lontano dai pasti.

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Cambridge ha dimostrato al mondo che con il five-per-day tieni il medico away, per cui niente cancri e niente cardiopatie

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Gli esperimenti di Cambridge del 2000 hanno dimostrato al mondo che con 5 pasti sazianti di frutta al giorno, non solo ti togli il medico di torno, ma riesci a schivare vita-natural-durante i due maggiori killer mondiali che sono il cancro e le cardiopatie.

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Al five-per-day ci ero arrivato 60 anni fa da solo

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Non mi serviva Cambridge per sapere tutto questo. I cinque pasti di frutta al giorno io li facevo sin da ragazzino nell’orto di Tavagnacco e nei boschi del Roccolo, del Citon (Fontanabona) e del Cormor, sempre ricchi di frutti eduli, tipo gli spizzecui (rosa canina), le more di rovo, le more di gelso, i lamponi neri, i cuàrgnui (corgnoli), le bacche di biancospino, le mele selvatiche, le pesche selvatiche, le susine selvatiche, gli swìsui (ciliegine), gli emoli selvatici, le fragole di bosco, le bacche del sambuco, le uve residue o secche dei vigneti, le noccioline, le noci, le castagne.

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Cinque pasti di frutta scaraventati a colazione e merenda, alternabili a buoni centrifugati di tuberi e sedani

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Tornando ai miei schemi alimentari, ho dato grossa importanza ai 5 pasti sazianti di frutta, scaraventandoli lontano da pranzo e cena, in 3 colazioni alle 7, alle 9 e alle 11, e in due merende alle 16 e alle 18.

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Chi ha bisogno di rivitalizzarsi e rimineralizzarsi con una centrifuga di carote-sedano-ananas o rape-sedano-ananas o bietole-sedano-mele, o topinambur-patate-patate-dolci-zenzero, lo può fare in sostituzione del pasto mattiniero di frutta delle ore 9.

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La crema di avena, il pop-corn o altri fiocchi di cereali fatti preferibilmente in casa, per chi vuole acquisire del peso

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Chi ha bisogno di mettere su peso, o comunque di non calare ulteriormente con la frutta, che nutre ma anche pulisce e tende a far dimagrire, può optare per la crema di avena, in sostituzione del pasto-frutta delle 11, oppure optare per il pop-corn fatto in casa (senza i veleni sale e zucchero) da consumarsi con banane, o con fichi o con datteri o con uvetta secca.

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Può anche incrementare la quota cereali, o la quota di frutta secca, senza ricorrere troppo ai famosi dolcetti o agli stimolanti salatini.

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Esistono pure sul mercato non solo attrezzature per far germogliare i cereali, ma anche delle macchine portatili per produrre fiocchi integrali e freschi con diversi tipi di cereale.

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Chi ha voglia di salute, si dia pertanto da fare.

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Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo

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PUBBLICATO DA VALDO VACCARO:  http://valdovaccaro.blogspot.it

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Valdo Vaccaro, nato a Mattuglie (Fiume), ex-Italia, nel 1943, da padre friulano e madre italo-croata, vivenei pressi di Udine con la moglie hongkonghiana Kathleen e i suoi due ragazzi Francesco (19) e William(12), tutti vegetariani e bravi, anche se non sempre entusiasmanti a scuola. Laureatosi in economia nel 1972 all’Università di Trieste, si è dedicato per tre anni all’insegnamento e al giornalismo. Dal 1975, dopo aver girato tutti i continenti per una grossa fabbrica udinese, ha iniziato a collaborare con diverse aziende nazionali per l’affermazione del made in Italy nell’area asiatica. Ma, parallelamente a questo filone professionale, ha continuato a credere e praticare la sua fede etica e salutistica, ad affinare il suo rispetto irremovibile per gli animali più brutalizzati e meno protetti, per i bovini e i suini delle stalle e dei porcili, per le lepri, le anatre e i fagiani dilaniati dalle doppiette, per i tonni, i cetacei e gli abitanti dei mari tiranneggiati dai pescherecci e dalle baleniere. Dopo una proficua militanza nella sheltoniana ANHS (American Natural Hygiene Society), si è laureatonel 2002 in filosofia e naturopatia.

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MAL-ATTIA O BEN-ATTIA? GUARIRE CON LA MEDICINA OLISTICA


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Il dolore, la sofferenza e la malattia sono un “dono” della natura.

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Dr. Claudio Pagliara

  Il dolore, la sofferenza e la malattia sono un “dono” della natura.   Qualcuno starà sicuramente pensando:  ”Sei  impazzito?”    “Come si può pensare, anche lontanamente,  a chiamare benattia  una malattia? Sapendo, oltretutto, quali sofferenze, a volte anche atroci,  ogni malattia porta spesso con se.”   

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Penserai :

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“solo un pazzo scatenato può pensare che la malattia non è una mal-edizione ma una ben-edizione”.

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Oppure starai ancora pensando: “un medico, per giunta oncologo, che dice queste assurdità è pericoloso per se stesso e per gli altri, va, pertanto, rinchiuso in manicomio”.

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Ti assicuro che non ho perso il lume della ragione.   Se avrai la pazienza di leggere tutto l’articolo, credo che capirai perchè non sono diventato folle. Anche se, a dire la verità, un pò di sana follia aiuta a vivere bene. Ma questo è un’altro discorso.

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C’è una malattia strana e rara di origine genetica che si chiama “Analgesia congenita” che ti può aiutare a capire.

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Si tratta di una malattia che è caratterizzata dall’assenza totale di dolore.  Forse starai pensando “ecco, finalmente, un essere umano che riesce a vivere senza dolore”.

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Devo dirti che non è cosi bello vivere con l’assenza totale del dolore perchè questi pazienti, pur avendo solo questo “difetto”, non riescono a superare i dieci anni di età.

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Si feriscono, sanguinano e non se ne accorgono. Si bruciano la mano e, magari, meravigliati, corrono dalla madre a far vedere il bel fenomeno del cambiamento di colore della loro mano.  Si morsicano la lingua e se la mangiano senza accorgersene etc.

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Stà di fatto che questi bambini muoiono in età molto precoce, solo perchè sono  privi della capacità di provare dolore.

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Il dolore, la sofferenza e la malattia sono un “dono” della natura.

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 Ci dicono quando sbagliamo. E’ come la spia del cruscotto della tua macchina che ti indica che c’è qualcosa che non va alla tua autovettura.

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Se la spia del cruscotto della macchina ti indica che la temperatura dell’acqua è troppo elevata, che cosa fai? Per continuare a camminare, cerchi di fulminare la lampadina accesa? Non credo. A meno che tu non voglia restare a piedi e ritrovarti con una macchina inservibile.

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La cosa più saggia è capire il significato della lampadina accesa, ciò al fine di trovare la giusta soluzione.

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Nulla succede per caso.

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Devo francamente confessarti che penso che noi uomini abbiamo inventato la parola “caso” per coprire la nostra ignoranza in merito alle vere cause che determinano i fenomeni da noi definiti “casuali”.

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Nessuna malattia e nessuna sofferenza nascono per caso. Ogni malattia è sempre la conseguenza di errori.

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La malattia è come un navigatore satellitare che ti indica quando stai sbagliando strada. Sta, poi, a te, con la collaborazione del medico esperto, capire il messaggio, più o meno palese, che è insito nella tua malattia o nella tua sofferenza.

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Non è un caso se la sofferenza rappresenta una grande maestra di vita.

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La mia lunga attività di medico oncologo e di ricercatore, assolutamente libero ed indipendente dalle multinazionali del farmaco o da qualsiasi altro potente interesse economico organizzato, mi porta a sostenere con assoluta convinzione che qualsiasi malattia non è altro che una risposta perfettamente normale ad un ambiente patologico o ad uno stile di vita patologico, detto altrimenti  ”anormale”.

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Ma l’ambiente patologico e lo stile di vita patologico sono la naturale conseguenza di uno spirito malato. Uno spirito malato è uno spirito caratterizzato da pensieri, convinzioni, valori, emozioni, sentimenti, stati d’animo patologici.

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Togli la causa e l’effetto sparirà.

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Ogni tua sofferenza rappresenta quindi un messaggio finalizzato a comunicarti che c’è qua lcosa di errato nella tua vita.

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Se è vero quanto ho sostenuto fino ad ora è facile capire che la prima e più alta forma di guarigione è, e deve essere, di tipo spirituale.

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Mi piacerebbe sapere cosa pensi di questo modo rivoluzionario di vedere le malattie che è alla base della Medicina Olistica.

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Forse quanto da me sostenuto avrà suscitato in te dei pensieri e delle sensazioni contrastanti. Ritengo che sia di estrema utilità che tu non ci privi delle tue riflessioni, dei tuoi pensieri, dei tuoi dubbi o delle tue esperienze.  L’unione di punti di vista diversi rappresenta il miglior modo per far evolvere la conoscenza e per migliorare il nostro amato mondo.

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Nessuno è cosi povero da non avere nulla da insegnare e nessuno è cosi ricco da non avere nulla da imparare.

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Grazie di cuore per l’attenzione. Buona Vita. Dr. Claudio Pagliara.

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Fonte: Dr. Claudio Pagliara. http://www.claudiopagliara.com

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L’autore: Claudio Pagliara

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nasce il 16 agosto del 1952 a San Vito dei Normanni, piccola cittadina della provincia di Brindisi, dove attualmente vive e svolge l’attività di medico di base e di specialista in oncologia. Nel 1976 ha pubblicato insieme alla ex-moglie il libro “La tossicità dei farmaci”. Ha recentemente scritto il libro “La via della guarigione” con il sottotitolo: curare la mente per curare il corpo, curare l’ambiente per curare l’uomo, curare lo spirito per curare il mondo.  Il suo sogno ed il suo scopo nella vita è quello di ricercare, sviluppare, selezionare e divulgare i segreti e le conoscenze della Medicina Olistica al fine di aiutare la gente a migliorare la qualità e la durata della propria vita, offrendo a quante più persone possibile l’opportunità di guarire con più efficacia ed efficienza da ogni malattia – compreso il cancro – e rendere la loro vita più ricca, energetica ed entusiasmante.

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IL POTERE MAGICO DEL PENSIERO: LA VIA DELLA GUARIGIONE


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IL POTERE MAGICO DEL PENSIERO

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Il pensiero ha il grande potere magico di creare o di distruggere ogni cosa. 

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La scienza ha ormai ampiamente  dimostrato che i nostri pensieri, oltre a determinare e controllare il nostro mondo esterno, controllano il  funzionamento di tutti i nostri organi e riescono, perfino,  a controllare il funzionamento del  DNA di ogni nostra cellula.

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La risorsa in assoluto più importante che abbiamo, per risolvere crisi economiche, sociali, politiche e di salute, è nei nostri pensieri e nelle nostre convinzioni.

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la soluzione è già dentro di noi. Bisogna solo avere il coraggio della verità e di capire, conseguenzialmente, che dietro ad ogni malessere individuale e sociale  esistono pensieri e convinzioni errate. Pensieri e convinzioni errate portano ad emozioni, sentimenti, parole e comportamenti errati.

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I pensieri buoni portano, invece,  a buone emozioni, buoni sentimenti, buone parole, buone opere e buoni risultati.

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C’è dentro ciascuno di noi una vera e propria scatola magica che riesce a trasformare un inferno in paradiso ed un paradiso in inferno. Questa scatola magica è il nostro cervello ed opera tramite i nostri pensieri.

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Il nostro cervello è uno spazio sacro

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Il nostro cervello è quel meraviglioso, sacro, ed ancora in buona parte misterioso, spazio in cuil’energia tramite la materia si organizza e prende coscienza di sè.  Non bisogna, quindi, stupirsi sel’energia segue i nostri pensieri. Se i pensieri sono negativi l’energia è negativa e distruttiva, ma se ipensieri sono positivi l’energia che si mobilita è positiva, costruttiva e terapeutica.  I pensieri negativi sono la vera fonte di un inquinamento esterno ed interno. I pensieri positivi invece sono la soluzione.

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Molti non sanno che se modifichiamo i nostri pensieri e le nostre convinzioni modifichiamo la nostra realtà, modificando sia il nostro mondo esterno che il nostro mondo interno. Cambiando i nostri pensieri cambiamo anche la nostra biologia.

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Esistono, ormai, una notevole mole di dati scientifici che dimostrano che possiamo fare prevenzione, cura e riabilitazione di qualsiasi malattia  modificando il flusso dei nostri pensieri. Pensieri diversi portano ad una biologia diversa del nostro corpo.  La nostra mente ed il nostro corpo sono inseparabili. Ogni cambiamento che avviene nella mente avviene anche nel nostro corpo e nel nostro ambiente di vita e di lavoro.

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il trait d’union tra lo spirito e la materia  è costituito prevalentemente dalle nostre emozioni,  dai nostri sentimenti e dai nostri stati d’animo.

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Niente avviene dentro di noi senza coinvolgere ogni singola parte di noi stessi.

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Se vogliamo cambiare la nostra vita dobbiamo, prima di tutto e soprattutto, cambiare i nostri pensieri e le nostre convinzioni.  Bisogna imparare a pensare positivo e ad avere convinzioni corroboranti.

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L’uomo cacciato dal paradiso per aver mangiato il frutto della conoscenza del bene e del male ha acquisito la qualità divinadi non essere, come tutti gli altri esseri viventi, schiavo delle circostanze, ma grazie al dono del pensiero è diventato capace di creare le circostanze per realizzare i suoi sogni ed i suoi obiettivi. L’uomo, pur pagando il prezzo  della  cacciata dal paradiso, si è affrancato dalle catene della biologia ed ha acquisito la libertà.

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Solo durante la riflessione, durante la meditazione ciascuno di noi si riesce a ricollegare con la sua scintilla divina e riacquista il potere divino di riappropriarsi del proprio destino.  La capacità di pensare e di riflettere è la vera differenza che fa la differenza con tutti gli altri esseri viventi.

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Grazie al pensiero possiamo diventare esseri proattivi e, quindi, essere protagonisti del nostro futuro sanitario, economico, sociale, affettivo etc.

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Se, ogni giorno, non troviamo uno spazio di sacro silenzio per noi, per riflettere ci comportiamo come semplici esseri reattivi che subiscono le circostanze, come tutti gli alri esseri viventi; in quest’ultimo caso siamo solo l’effetto e non la causa dei cambiamenti.

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Chi non si sforza di riflettere, di pensare, di crescere e, quindi,  di cambiare è destinato ad essere impotente ed a perire prima nello spirito e poi anche nel corpo.

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Questa inerzia alla riflessione, al cambiamento ed alla crescita è una delle radici invisibile e più potente per un futuro malessere e per una futura malattia.

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Il primo passo da fare, per realizzarsi in qualsiasi settore, è essere padrone dei propri pensieri e delle proprie convinzioni.

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La persona più felice è quella  con i pensieri più felici.

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semina un pensiero e raccoglierai un azione.

Semina un’azione e raccoglierai un’abitudine.

Semina un’abitudine e raccoglierai un carattere.

Semina un carattere e raccoglierai un destino.

(Charles Reade)

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Cambia i tuoi pensieri e le tue convinzioni e cambierai la tua vita.

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Il vero potere è  in te.

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Fonte: Dr. Claudio Pagliara.  http://www.claudiopagliara.com

 

L’autore: Claudio Pagliara

Nasce il 16 agosto del 1952 a San Vito dei Normanni, piccola cittadina della provincia di Brindisi, dove attualmente vive e svolge l’attività di medico di base e di specialista in oncologia. Nel 1976 ha pubblicato insieme alla ex-moglie il libro “La tossicità dei farmaci”. Ha recentemente scritto il libro “La via della guarigione” con il sottotitolo: curare la mente per curare il corpo, curare l’ambiente per curare l’uomo, curare lo spirito per curare il mondo.  Il suo sogno ed il suo scopo nella vita è quello di ricercare, sviluppare, selezionare e divulgare i segreti e le conoscenze della Medicina Olistica al fine di aiutare la gente a migliorare la qualità e la durata della propria vita, offrendo a quante più persone possibile l’opportunità di guarire con più efficacia ed efficienza da ogni malattia – compreso il cancro – e rendere la loro vita più ricca, energetica ed entusiasmante.

AUTOGUARIGIONE, CERVELLO E SISTEMA IMMUNITARIO


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Il processo di Auto-guarigione è innato

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Tutti gli esseri viventi sono intrinsecamente attrezzati da Madre Natura per vivere una vita autosufficiente e in buona salute. La cattiva salute è uno stato innaturale. A meno che un essere vivente sia privo di qualche organo essenziale o che abbia subito lesioni irreversibili, esso è sempre pronto per essere liberato da ogni tipo di malattia. Il processo di Auto-guarigione di un organismo è un automatismo presente in ogni sistema vivente, proprio come il processo di respirazione, digestione,  secrezione o di riproduzione.

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La salute è uno stato normale.    

.a…

La salute è uno stato normale e naturale della vita, perché è armonia ed equilibrio. È omeostasi. Che cosa è  che rende l’uomo  diverso dalle altre creature viventi in materia di salute? La risposta è soprattutto nell’atteggiamento emotivo, e nell’incapacità dell’uomo di utilizzare completamente tutte le potenzialità del cervello umano per vivere una vita più sana e più felice!

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due gruppi  di persone

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 Nel mondo vi sono principalmente due gruppi  di persone:  quelli che credono che la loro vita è controllata completamente da influenze esterne e quindi fuori dal loro controllo e quelli che credono che tutto ciò che le accade  è principalmente auto generato da se stessi e perciò in qualche maniera controllabile.

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 Tipi “Interni” e tipi “Esterni”

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I secondi, chiamiamoli “Interni”, tendono ad essere persone più sicure di sé, più ricche d’inventiva, meglio educate, più adattabili alle varianti della realtà e più facilmente in grado di evitare o abbandonare le dipendenze esterne.

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Gli “Esterni” sentono che i loro destini sono nelle mani di altri, del loro ambiente o semplicemente credono che tutto è una questione di fortuna o di sfortuna. Essi tendono ad essere individui sospettosi, rassegnati, meno creativi e meno orientati a conquistarsi una posizione di leadership nella società. Gli esterni sono  anche molto più numerosi degli interni in percentuale della popolazione generale.

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 Forse, è per assecondare questi bisogni delle persone esterne che c’è un notevole proliferare di guru e di  moderni stregoni. Del resto se ci sono tante pecore da tosare, giocoforza debbono sorgere anche i tosatori.

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l’effetto placebo

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I medici hanno  comprovato la realtà dell’effetto placebo nei i loro esperimenti di controllo dei nuovi farmaci, cioè come i pazienti reagiscono altrettanto fortemente alle pillole di zucchero come fossero pastiglie reali. La domanda sorge spontanea: ma perchè  non viene utilizzato a fini terapeutici  l’effetto favorevole che ha la mente sul corpo attraverso il potere di una credenza ?

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effetto nocebo

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 L’effetto nocebo è invece un termine che definisce l’effetto negativo che può derivare sul corpo a causa del potere di una credenza distruttiva. L’effetto nocebo si ha quando si dà un normale farmaco “efficace” ad un paziente, ma non si ottiene la risposta sperata, perché il medico ha convinto il paziente che il farmaco sicuramente non avrebbe funzionato, o che questo farmaco non era abbastanza potente,  o che, secondo lui, era solo acqua colorata.

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Tutto ciò che può servire come un nocebo, proprio come qualsiasi cosa, può servire anche come un placebo: il  nome del farmaco, la sua provenienza, la sua fama, i modi del medico nel presentarlo, la pubblicità sui mezzi di comunicazione, un’etichetta convincente, ecc.  Per esempio illuminante: se ci viene detto di avere una grave malattia cardiaca, e ci si crede, si potrebbe facilmente ricreare tutti i sintomi o addirittura morire di essa, anche se poi si è constatato che i risultati dei test di laboratorio sono stati erroneamente scambiati con quelli di un altro  paziente. Questo è il terribile potere del pensiero sul nostro corpo, sta a noi comprenderlo ed utilizzarlo per il nostro benessere.

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sintomi psicosomatici e Ippocrate

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Supponiamo per un momento che l’unica ragione per cui qualcuno ha o non ha un effetto “curativo” tramite un metodo terapeutico è a causa della sua credenza in merito a questa terapia! Purtroppo, questa, che è più che una supposizione, viene semplicemente scartata a priori dalla classe medica ufficiale.

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Eppure gli studenti della facoltà di medicina imparano molto presto che il 70% o più di tutti i loro futuri pazienti lamenteranno in primo luogo sintomi psicosomatici, ma poi quando diventano medici  sottovalutano o trascurano volutamente l’importanza della mente nella guarigione del corpo, tuffandosi a capofitto sulla farmacologia e sul loro prezioso ricettario.

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C’è sempre una medicina per ogni malattia, sempre e comunque. Che brutto modo di fare il medico! Eppure Ippocrate, il padre riconosciuto della medicina, lo aveva già detto: “E’ più importante sapere che tipo di persona ha una malattia che conoscere che tipo di malattia  una persona ha.”

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Mesmer e gli ipnotizzatori

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Ormai è passato molto tempo da quando Mesmer e gli ipnotizzatori hanno dimostrato il potere della mente per controllare il dolore del corpo. Purtroppo, la maggior parte delle persone continuano a credere che le loro vite sono controllate da influenze esterne, e ciò fa sì che si affidino ciecamente ad una fonte esterna, sottoforma di trattamento o di cura per qualsiasi malattia.

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Auto-guarigione e guarigione per fede hanno quindi qualcosa in comune.

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Gli Interni credono che la loro guarigione è largamente auto-generata, mentre per gli esterni è più facile credere in qualcosa o in qualcuno al di fuori di se stessi come la causa principale per il processo di guarigione. Quello che è certo, è che entrambi stanno attingendo dallo stesso pozzo  interno della salute, ma da prospettive diverse.

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la Christian Science di Mary Baker

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I Professionisti della Christian Science di Mary Baker rifiutano ogni forma di cura medica e gli interventi chirurgici anche su malattie gravi,  persino il cancro, a causa della loro struttura di credenze riguardo la supremazia della Mente sulla Materia, tramite la  connessione al Divino. Perché credono questo? Come si possono ridurre o eliminare i disturbi attraverso la connessione alla Sorgente Interiore della Vita? Prima di tutto, si dovrebbe avere la netta consapevolezza o conoscenza che ogni particella e atomo nell’universo è collegata in qualche modo a ogni altra particella.

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Con il semplice potere di  visualizzazione del pensiero, è possibile riorganizzare gli atomi nel nostro corpo per riprodurre una condizione ottimale di salute. È possibile  integrare e modificare consapevolmente la nostra struttura cellulare attraverso il potere dei nostri pensieri. È possibile visualizzare la malattia in regressione, finché il sistema escretore se la porta via. Questo processo di immaginazione poi si trasforma in realtà.

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Psiconeuroimmunologia (PNI)

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 Nel 1975, il dottor Robert Ader dell’Università di Rochester, ha coniato il termine psiconeuroimmunologia (PNI) per descrivere l’azione di come la mente influenza il corpo. La PNI si addentra nel regno dei  percorsi neurologici che collegano il sistema immunitario e il cervello. Quando c’è disarmonia nell’interscambio tra mente e corpo, si manifesta la malattia fisica e mentale, anche se inizialmente solo a livello psicosomatico.

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Perché le persone  variano così tanto tra di loro nel modo in cui rispondono alla malattia? 

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La ricerca ha dimostrato che ci sono differenze di corredo genetico, nutrizionali e  di mente. Anche se l’ingegneria genetica sta facendo qualche progresso medico e rimane campo dei ricercatori addetti, i cambiamenti nutrizionali e comportamentali possono essere invece affrontati in proprio da chiunque si dia la briga di informarsi in proposito. Modificando l’alimentazione e l’atteggiamento personale, alcune persone colpite da cancro o AIDS, hanno effettivamente visto regredire o perfino scomparire  tale malattia dal loro organismo.

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Scegliere di esprimere soltanto emozioni e pensieri  positivi

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Queste persone scelgono di esprimere le proprie emozioni e pensieri solo in positivo.  Decidono di essere onesti con se stessi e con gli altri, e di fare solo ciò che sentono li renderà felici. Facendo ciò che ti rende felice, non interiorizzi le emozioni distruttive che possono aiutare a sviluppare  malattie fisiche e disturbi mentali. Esprimere se stessi positivamente diventa una liberazione.

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Paure, blocchi e dubbi vengono sostituiti con il coraggio di vivere e rispondere alle avventure e alle sfide di ogni nuovo giorno. Mettendo in pratica le cose che potenziano il Sistema Immunitario, la meditazione, l’immaginazione guidata, auto-ipnosi, le affermazioni positive, il rilassamento, la respirazione profonda e la comprensione per esprimersi meglio, si può davvero ottenere un’ottima salute.

In verità, esprimere i propri sentimenti in maniera positiva e  amare se stessi può già stimolare il Sistema Immunitario naturalmente e rapidamente. Un più forte Sistema Immunitario può a sua volta sconfiggere gli invasori patogeni del corpo e anche darvi una migliore risposta alle sfide dell’età.

Dal momento che l’atteggiamento emotivo ha un rapporto diretto con il vostro Sistema Immunitario, una persona che esprime felicità, risate, amore, simpatia e disponibilità, è molto meno probabile che contragga una malattia rispetto ad una persona che manifesta collera, paura, dubbi e rancore, oppure è odioso, depresso o preoccupato. Perché?

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Perché un atteggiamento emozionale  positivo  è più in armonia con la buona salute, mentre  un atteggiamento negativo è una porta spalancata alla cattiva salute. E ‘anche interessante notare come questo concetto è semplicemente questione di buon senso per una persona internamente guidata, ma è ritenuto assolutamente assolutamente ridicolo per uno esterno.

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 Che cosa danneggia il Sistema Immunitario? Che cosa favorisce il Sistema Immunitario? 

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Se si potesse misurare con uno strumento, il Sistema Immunitario mostrerebbe variazioni da un giorno all’altro, da un momento all’altro, a seconda dei pasti e anche tra un pensiero e un altro. La resistenza alla malattia, è assodato, varia anche in relazione alla forza del vostro Sistema Immunitario.  Pensieri positivi,  alimenti naturali, immaginazione guidata, affermazioni positive, erbe, esercizio fisico, sole, etc.  tutte queste cose  influenzano in modo benefico il vostro Sistema Immunitario .

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In uno studio su donne con cancro al seno, è stato rilevato che quelle che vedevano se stesse come ricevere forze dall’interno o avere un supporto da una attitudine mentale positiva, hanno avuto una maggiore reazione del Sistema Immunitario alla malattia e sono vissute due volte più lungo di quelle che  avevano come unico sostegno la cura farmacologica.

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La PNI è la nuova scienza che potrebbe benissimo rivoluzionare le cure mediche. 

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Una persona  felice, fiduciosa, amorevole, con una struttura positiva della mente, che fa leva sulle potenzialità del proprio cervello, vive certamente più sana e felice di una persona sempre arrabbiata, impaurita, depressa, perennemente immersa in uno  stato d’animo negativo. Anche se la funzione del cervello sta appena iniziando a essere meglio compresa, la ricerca ha dimostrato che le aree cerebrali superiori del cervello sono le più coinvolte con gli stati d’animo positivi che con gli stati d’animo negativi.

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Robert Ornstein e David Sobel propongono nel loro libro, The Brain Healing, che il ruolo principale del cervello è ” mantenere la salute nella mente e nel corpo”.  C’è un legame tra il potenziale inutilizzato del cervello, uno stile di vita negativo e  la cattiva salute! Facendo leva sulle potenzialità del cervello più in modo olistico si permetterebbe alle persone di condurre una vita più sana e felice! PET, TAC e risonanza magnetica  hanno rivelato una minore attività metabolica del cervello in  individui gravemente depressi o malati mentali.

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Cancro al cervello,  morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson e demenza senile sono malattie del cervello in aumento sproporzionato rispetto all’aumento della popolazione degli Stati Uniti. E’ possibile che il mancato  utilizzo del cervello contribuisca allo sviluppo di tali malattie?

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Come  per rivitalizzare la vostra condizione generale di salute

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 Ecco un semplice esercizio per rivitalizzare la vostra condizione generale di salute. Assumere una posizione comoda e rilassata e prendere alcuni respiri profondi e addominali. Chiudete gli occhi e rilassate tutte le parti del corpo progressivamente dalla punta dei piedi fino alla testa. Cominciate a respirare lentamente attraverso il naso e dire a voi stessi: “Io sto respirando  vitalità, salute, energia positiva”.

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Visualizzate una corrente positiva brillante, di colore giallo dorato, energia che fluisce attraverso di voi, con una sensazione di formicolio, e irradia da tutti i pori nel vostro corpo. Sentitevi come  riempiti  d’amore e di apprezzamento per voi stessi, di gioia e compassione, di perdono e soddisfazione. Ora lentamente espirate attraverso la bocca e dite a voi stessi: “Io sto espirando tossine devitalizzate ed  energia negativa”.

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Visualizzate adesso una corrente negativa, un’energia azzurra, che viene espulsa dal corpo. Sentite che state lasciando andare via ogni paura, rabbia, senso di colpa, depressione, preoccupazione, solitudine ed emozioni dannose. Visualizzate voi stessi come un completo  corpo-mente sano e gioioso.

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Notate la nuova chiarezza mentale, e assaporate l’esperienza della libertà, della gioia e  della fiducia nei vostri mezzi. Eseguite questa tecnica energizzante almeno 10 minuti all’inizio di ogni giorno oppure ogni volta che ne sentite il bisogno. Ne trarrete ogni volta immediati benefici.

Sebastiano

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